la sentenza

Parco di Portofino, il Tar ha accolto il ricorso degli ambientalisti

Salvo ricorsi al Consiglio di Stato, faranno parte del Parco Nazionale 11 Comuni

Parco di Portofino, il Tar ha accolto il ricorso degli ambientalisti
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Nella mattinata di oggi è pervenuta la sentenza del Tribunale amministrativo regionale ligure (Tar) sulla vicenda del Parco Nazionale di Portofino in risposta  a due ricorsi presentati da Legambiente, Wwf, Lipu e Amici del monte di Portofino e Verdi Ambiente e Società Vas.

Salvo ricorsi al Consiglio di Stato, faranno parte del Parco Nazionale 11 Comuni: Avegno, Camogli, Cicagna, Chiavari, Coreglia, Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita Ligure, Tribogna e Zoagli.

L’on. Francesco Bruzzone (Lega) interviene in merito alla sentenza del Tar relativa al Parco di Portofino, ribadendo le proprie posizioni già affermate più volte in passato.

“I confini del Parco di Portofino – dichiara Bruzzone – devono assolutamente rimanere quelli storici. Sono convinto che ogni atto di competenza politica debba andare in questa direzione”.
“Prendo atto – continua il parlamentare leghista – che Regione Liguria resisterà giustamente a questo tipo di prospettiva ma allo stesso tempo voglio invitare il Ministero dell’Ambiente a prendere una decisione in sintonia con la volontà di chi abita e di chi vive quotidianamente il territorio in questione”.
“Determinate posizioni del Ministero in materia di parchi, non accettabili dalla popolazione, andrebbero a mio avviso revocate”.
“Questa mia personale critica rivolta al Ministero dell’Ambiente non è campata in aria ma è fortemente motivata da una conoscenza diretta del territorio e delle popolazioni che ci vivono. Non a caso anche la Regione sostiene le medesime tesi sul Parco di Portofino”.

La posizione della deputata e vice capogruppo PD Valentina Ghio che insieme al deputato Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente alla Camera ha presentato una interrogazione in merito al Ministro Pichetto Fratin:

“La decisione del Tar che ha bocciato il parco francobollo voluto da Toti che prevedeva solo mille ettari e tre Comuni per il Parco Nazionale di Portofino e ha ripristinato il perimetro di 5000 ettari, accogliendo due ricorsi presentati da Legambiente, Wwf e altre associazioni ambientaliste e del territorio, ci riempie di soddisfazione ed evidenzia un nuovo fallimento della politica di Toti: incurante della tutela ambientale e attento solo al consenso elettorale.

Ci siamo opposti al Parco a tre con diversi interventi nelle commissioni parlamentari e con interrogazioni al Ministro Pichetto Fratin, denunciando l'insostenibilità della proposta di Toti che da subito è parsa solo rispondente alla logica di accontentare la propria parte politica. La scelta del Parco a tre non teneva conto delle richieste dei Comuni, che hanno manifestato la volontà di aderire, e non rispondeva ai requisiti di ISPRA, oltre a tenere fuori dalla perimetrazione aree di pregio come la Pineta delle Grazie. Con la bocciatura del Tar va in scena un altro fallimento della Giunta Toti, che ha continuato ad arrampicarsi sugli specchi ,senza dare risposte chiare ai Comuni che aspiravano a fare parte del Parco e senza dare ragione della mancata considerazione delle indicazioni di tutela del territorio date da ISPRA. Dopo questo pronunciamento, che annulla il Decreto di perimetrazione del Ministro dell’Ambiente del 10 ottobre 2023 e ripristina quello del parco a 5, torneremo in Commissione Ambiente a interrogare il Ministro per chiedere come intende procedere con l'emanazione di un nuovo decreto che risponda alle indicazioni scientifiche e in cui siano coinvolti tutti i Comuni che hanno fatto richiesta di aderire e siano ascoltate le associazioni ambientaliste e prese in considerazione le osservazioni di ISPRA per dare concretezza all'impostazione del Parco Nazionale di Portofino corrispondente alle unicità paesaggistiche, di tutela e sviluppo sostenibile del territorio, legato ad un modello di turismo rispettoso dell'ambiente e della vivibilità dei luoghi”.

Isabella De Benedetti, capogruppo del Movimento 5 Stelle di Rapallo commenta:

"Ancora una volta la giustizia, amministrativa, conferma la bontà delle nostre idee, quelle per un vero parco nazionale esteso nell’interesse di tutti i nostri territori e delle nostre comunità.
Le sentenze di oggi del tar Liguria confermano, da un lato, la bontà della nostra scelta per un vero parco nazionale, basata su evidenze scientifiche e sulle opportunità per il territorio e, dall’altro lato, l’erroneità di una scelta riduttiva, basata solo sull’arroganza e sulla miopia delle forze politiche che governano, per ora, questa regione e la maggior parte dei comuni interessati.
Ora che il parco è tornato alla sua forma estesa, possono tornare al centro del dibattito tutte le speranze e le opportunità legate ad un grande sogno diventato realtà, il parco nazionale del levante ligure.
Consentitemi anche un po’ di soddisfazione personale per una battaglia in cui abbiamo creduto sin dal primo giorno, portata avanti nelle istituzioni e per le strade.
Voglio ringraziare per questo tutte le associazioni e tutti i cittadini che hanno contribuito a tenere vive le speranze per un futuro migliore nell’interesse di tutti noi liguri.
Sappiamo che le battaglie non sono finite ma questa nuova vittoria ci dà ancora più forza per proseguire, per il Parco nazionale e per tutte le altre esigenze di questa tanto bella quanto bistrattata terra.
Avanti così!"

La posizione del Movimento 5 Stelle Liguria: 

 “Il Tar ha bocciato la Regione (e con essa il Ministero dell’Ambiente): il Parco nazionale di Portofino formato francobollo non s’ha da fare. S’ha da fare invece quello con la perimetrazione a 11 Comuni, già varata dall’Ispra nel 2021. Scongiurata dunque la distribuzione della Liguria agli amici, siano essi cacciatori o speculatori con interessi legati al cemento. Ora basta ostacoli politici: si lavori pancia a terra avendo ben chiara non solo la perimetrazione antecedente gli schemi scellerati della Regione, ma anche e soprattutto il paniere di opportunità offerto da un Parco nazionale ampio, le cui potenzialità sono note a tutti… salvo forse a chi finora si è messo di traverso alle richieste di un territorio ben più vasto dei soli 3 Comuni indicati dall’Ente”.

Lo dichiarano all’unanimità i portavoce liguri del MoVimento 5 Stelle commentando la notizia dell’accoglimento del ricorso presentato dalle associazioni “Amici del Monte di Portofino” e “Verdi Ambiente e Società” contro la perimetrazione a tre. Che poi aggiungono:

“Il Tar, dunque, apre la strada all’ascolto dei 7 Comuni che hanno più volte e molto chiaramente espresso la volontà di far parte del Parco nazionale. E boccia l’asservimento del Ministero a Toti, che ha fatto di tutto per restringere i confini del Parco solo a Portofino, Camogli e Santa Margherita Ligure”.

Le dichiarazioni di Pippo Rossetti, consigliere regionale del Gruppo Misto - Azione:

"Regione ha perso un'occasione ma il Tar l'ha restituita ai liguri: un grande parco non impedisce affatto all'economia di crescere ma consente di avere finanziamenti e benefici per il territorio".
"La maggioranza di centrodestra - conclude Rossetti - è rimasta ferma al dibattito sui parchi del 1990, dove il problema era se i cacciatori potevano sparare oppure no".

Le dichiarazioni di Davide Grillo, presidente di Impegno Comune:

"In qualità di Presidente di Impegno Comune, accolgo con grande soddisfazione la decisione del Tribunale amministrativo regionale ligure (TAR) di accettare il ricorso presentato dagli Amici del Monte e altre associazioni protezionistiche, ampliando così il Parco Nazionale di Portofino a 11 Comuni. Questo verdetto rappresenta una vittoria significativa per la tutela del nostro prezioso patrimonio naturale e per la promozione di uno sviluppo sostenibile nella nostra regione.

L'inclusione di Comuni come Avegno, Camogli, Cicagna, Chiavari, Coreglia, Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita Ligure, Tribogna e Zoagli nel Parco Nazionale apre nuove opportunità per una gestione integrata e concertata del territorio, che potrà beneficiare di maggiori risorse e di una visione comune per la conservazione dell'ambiente.

Questa decisione, inoltre, metterà finalmente fine ai continui attacchi cementificatori che vengono sferrati alla zona di Preli e alla Collina delle Grazie. La protezione garantita dal Parco Nazionale consentirà di preservare queste aree da speculazioni edilizie, salvaguardando la loro integrità naturale e paesaggistica.

Riteniamo che questa decisione sia un passo cruciale per la protezione delle bellezze naturali e della biodiversità della nostra regione. Tuttavia, siamo consapevoli che potrebbero esserci ulteriori sviluppi legali, inclusi possibili ricorsi al Consiglio di Stato. Impegno Comune continuerà a monitorare attentamente la situazione e a sostenere tutte le iniziative che favoriscono la conservazione del nostro ambiente e il benessere delle nostre comunità.

Siamo convinti che un Parco Nazionale più ampio possa portare benefici non solo ambientali, ma anche economici e sociali, promuovendo il turismo sostenibile e creando nuove opportunità di lavoro. In questo contesto, ribadiamo il nostro impegno a collaborare con le istituzioni, le associazioni e i cittadini per garantire che questa espansione del Parco Nazionale di Portofino diventi un modello di successo di gestione territoriale e tutela ambientale".

Le dichiarazioni del consigliere regionale della Lega Sandro Garibaldi e l’assessore regionale della Lega Alessio Piana:

"Sul Parco di Portofino allargato a 11 Comuni non è affatto detta l’ultima parola. Innanzitutto Regione Liguria può presentare appello alla sentenza di oggi del Tar della Liguria che ha annullato il decreto del ministero dell’Ambiente di perimetrazione provvisoria ridotta ai confini storici dei tre Comuni di Santa Margherita Ligure, Portofino e Camogli. Inoltre, siamo fiduciosi che il prossimo 21 giugno i giudici del Tar si pronunceranno a favore del ricorso presentato da Regione Liguria e dai Comuni del Tigullio e del Golfo Paradiso contrari al Parco di Portofino allargato a 11 Comuni. I confini del Parco devono rimanere quelli storici, così come richiesto dai cittadini che vivono e lavorano nella Riviera di Levante. Non si può andare contro la popolazione, che ha una conoscenza diretta del territorio e si è già espressa in modo contrario all’allargamento del Parco a 11 Comuni. In tal senso, auspichiamo anche un intervento del Ministero dell’Ambiente per far sì che i confini rimangano quelli storici a 3 Comuni. Tenendo presente che anche i giudici del Tar auspicano la perimetrazione definitiva e riconoscono che l’allargata delimitazione provvisoria è sgradita alla Regione Liguria e alla maggior parte dei Comuni, come si evince da estratto della sentenza”.

Le dichiarazioni della società Aqua di Lavagna:

"Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con una nota ufficiale del 30 aprile 2024 indirizzata alla nostra Associazione di categoria, API, ha chiarito definitivamente che al nostro settore non si applica la direttiva Bolkenstein e dunque la disciplina dei servizi.

Dobbiamo far notare che nel giugno 2023 il Tar Liguria aveva accolto l'istanza di sospensiva di Aqua, ritenendo che la sanzione dello sgombero dell'impianto fosse del tutto eccessiva, mettendo a rischio la società e i posti di lavoro che rappresenta, e ritenendo congruo il suo semplice spostamento in altra area limitrofa, da individuarsi in accordo con l'amministrazione comunale.
Aqua si è resa disponibile allo spostamento, individuando anche un'area consona, senza però ottenere alcun riscontro dal Comune per oltre un anno.
A tutela della società, dei posti di lavoro che rappresenta e dell'acquacoltura stessa, attività che lo si ricorda la Commissione europea promuove e invita a sviluppare. Siamo confidenti che il nostro ricorso al Consiglio di Stato, alla luce anche dei chiarimenti sopraggiunti sul piano dell'interpretazione normativa, sarà pienamente accolto".

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