Parco Portofino: "Verso il parco nazionale che raddoppia i confini"
La proposta sarà inviata al Ministero, tre i Comuni coinvolti: Portofino, Santa e Camogli
Un parco nazionale compatto che aumenta del 50% la sua superficie terrestre e raddoppia la superficie marina rispetto all’attuale regionale. E’ questa la proposta uscita nel pomeriggio di ieri, martedì 8 febbraio, dalla riunione in Regione con i sindaci degli 11 Comuni del comprensorio alla presenza del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, del vicepresidente Alessandro Piana e del direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai.
La proposta
Dopo il ricorso al Tar del Lazio da parte di alcune Associazioni che aveva determinato la perimetrazione provvisoria decretata dal Ministero della Transizione Ecologica, Regione Liguria ha voluto riunire i Comuni per trovare un punto di condivisione sulle esigenze di valorizzazione dell’area focalizzando l’attenzione sul promontorio di Portofino.
“Al centro della nostra proposta abbiamo messo l’ipotesi avanzata dal WWF e dalla sua presidente Donatella Bianchi circa la creazione di un parco compatto che comprenda la porzione terrestre e marina del promontorio – ha spiegato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Portofino resta il punto di riferimento di notorietà mondiale che potrà avere un valore di volano per tutti i comuni aderenti. A questo punto un secondo round sarà previsto con la definizione delle regole di salvaguardia e della governance che verrà concordata con il Ministero”.
Portofino Parco Nazionale, dunque, con i tre Comuni - Portofino, Santa e Camogli - e l'Area Marina Protetta.
“Portofino è area protetta dal 1935 – aggiunge il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana – Stiamo continuando su questo percorso di tutela e valorizzazione. Ora la parola è passata agli Enti locali espressione delle volontà e delle esigenze del territorio e dei cittadini. A questo punto il prossimo passaggio sulla definizione delle clausole di salvaguardia e della governance sarà fondamentale per definire, in accordo con il ministero, un assetto stabile del parco nazionale”.
“Abbiamo fatto un lavoro di accompagnamento durato tutta l’estate – conclude il direttore generale di Anci Pierluigi Vinai – per costruire un parco che soddisfacesse le necessità dei Comuni. Crediamo di averlo fatto, avendo trovato una soluzione di mediazione”.
La proposta di ieri pomeriggio fuoriuscita dall’incontro verrà formalizzata e inviata nei prossimi giorni al Ministero che dovrà approvarla, per sancire l’intesa prevista dalla norma nazionale.