Pd: «A Recco progetto rotatoria fattibile senza l’arrivo di un nuovo supermercato»
Le considerazioni del locale circolo espresse dal segretario Alberto Balletto

Progetto rotatoria e arrivo di un nuovo supermercato a Recco, occhi puntati sulle considerazioni del locale circolo del Partito Democratico.
Il punto del circolo Pd Recco-Avegno-Uscio
«Il sindaco Carlo Gandolfo e l'amministrazione comunale hanno consentito la prossima apertura di un nuovo supermercato, che si aggiunge agli altri cinque attivi nell'ambito del territorio di Recco - dice Alberto Balletto (nella foto), segretario del circolo Pd Recco-Avegno-Uscio -. La rete commerciale connessa alla grande distribuzione è già ora resa satura dalla presenza di altri due supermercati, uno sito al confine tra Recco e Camogli e l'altro nella strada provinciale, in direzione di Avegno. Quella operata dall'amministrazione è una scelta che avrà prevedibili ricadute sul comparto commerciale, il quale da anni è chiamato a sostenere gli effetti provocati dalla progressiva riduzione della capacità di acquisto dei consumatori. È di tutta evidenza come alcuni esercizi storici abbiano deciso di interrompere la propria attività e di come i locali liberi siano stati affittati dai titolari dei “grandi marchi”, i quali possono accollarsi ingenti oneri di locazione. La vocazione commerciale di Recco rischia di fare spazio a quella di natura immobiliare».
«La convenzione stipulata dal Comune con Sogegross (il privato che aprirà il nuovo esercizio commerciale in via Fieschi) prevede che gli oneri di costruzione a carico di quest'ultimo (quantificati in 1.400.000 euro) saranno destinati a cofinanziare l'opera pubblica che consiste nella costruzione, all'altezza dello svincolo autostradale, di una rotatoria e di un nuovo ponte in sostituzione di quello esistente - prosegue Balletto -. La restante parte di denaro necessaria ai fini dell'esecuzione dell'opera, sarà erogata da Regione Liguria attraverso lo strumento del Fondo Strategico, per un importo pari a 2.200.000 euro».
«Il Partito Democratico condivide la necessità di realizzare questa opera pubblica, che dovrebbe snellire il traffico veicolare lungo la strada provinciale e allo stesso tempo sarà uno strumento utile a mitigare gli effetti del rischio idrogeologico - conclude Balletto -. Fermo restando il congruo contributo regionale, il Comune avrebbe potuto finanziare l'opera pubblica in argomento con risorse proprie, o contraendo un mutuo oppure facendo ricorso alla devoluzione di uno esistente, come è avvenuto per altre opere pubbliche. L'area interessata dall'intervento è in linea d'area assai prossima a quella (ex area Enel) dove è prevista l'edificazione di un nuovo e imponente posteggio in struttura metallica. Abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà a questo progetto, dal costo esorbitante e di assai dubbia utilità collettiva. Non siamo riusciti a fare cambiare idea al sindaco e oggi possiamo solo invitarlo a farsi parte diligente per rendere i cittadini di Recco indenni dagli effetti che l'eventuale sovrapposizione del cronoprogramma dei due cantieri andrebbe a provocare».