"Piana dell'Entella, lo scempio prosegue"
Continua la devastazione dei terreni interessati tra l'indifferenza generale
"Lo scempio prosegue": non usa mezzi termini, Giovanni Melandri (Comitato
Giù le mani dal fiume Entella) che per l'ennesima volta mette sotto la lente i lavori sulla piana dell'Entella.
"Una devastazione in corso"
Scrive Melandri:
"I lavori di bonifica bellica propedeutici alle contestate opere di mitigazione idraulica proseguono sulla sponda lavagnese del fiume Entella dal Ponte della Maddalena alla foce e, con essi, la devastazione dei terreni interessati.
A loro signori poco importa che, anche la gente, che da tali opere dovrebbe essere difesa, si opponga con vigore, come poco interessa che l’iter procedurale sia viziato da violazioni di legge che, nei casi normali della vita, pregiudicano la legittimità del titolo edilizio sottostante alla realizzazione dell’intero progetto.Il riferimento va, in primo luogo, all’assenza di accordo di programma, benché questo sia elemento sostanziale quando si tratta di interventi che riguardano più Comuni, come nel nostro caso, in cui i Comuni interessati sono quelli di Chiavari e di Lavagna.
La seconda considerazione riguarda l’avvenuta pubblicazione della proposta di vincolo paesaggistico, che comprende per intero anche la zona interessata dai lavori in corso. La normativa vigente, infatti, vieta interventi che possano compromettere la sussistenza del bene oggetto di tutela. Tuttavia, anche in questo caso, sembra che il fatto non interessi a nessuno, neppure alla Soprintendenza che, interpellata in proposito, non si oppone alla devastazione in corso.
Il quadro, nel suo complesso, fa venire in mente il romanzo 'La fattoria degli animali' di Georges Orwell, in cui la classe dirigente, rappresentata dai maiali, si arroga un diritto superiore, in base al quale il principio per il quale tutti sono uguali davanti alla legge è derogato dal fatto che ci siano taluni più uguali di altri".