Pieve Ligure: Il Comune si fa carico dei lavori per la frana di via Roma
Era successo nel febbraio 2024, bloccando per meno di 24 ore la strada

Nel febbraio 2024 una frana ha interessato la via Roma di Pieve Ligure (strada di pertinenza di Città metropolitana) bloccando per meno di 24 ore la strada e venendo parzialmente risolta con dei blocchi in cemento per la messa in sicurezza della via.
La vicenda
La vicenda viene riassunta dal Comune di Pieve Ligure:
Tali blocchi, occupando una fetta di carreggiata, richiedevano la necessità di mettere un semaforo a senso alternato.
Il muro crollato è di proprietà di due privati cittadini che non si sono trovati d'accordo sulla responsabilità dell'accaduto e sui lavori da compiere per liberare la via Roma.
Le due proprietà, convocate più volte dalla Sindaca, hanno assunto comportamenti diversi: una ha messo in sicurezza la propria parte di muro franato, l'altra no. Nel mentre le due proprietà, non trovando un'accordo per la suddivisione della spesa, hanno richiesto in Tribunale un ATP (Accertamento Tecnico Preventivo).
Il giudice del tribunale ha nominato un CTU (Consulente Tecnico di Ufficio) che ha impiegato alcuni mesi per consegnare la perizia relativa alla frana.
In tutto questo iter, la possibilità del Comune di intervenire era nulla, essendo le aree sequestrate in attesa della suddetta perizia. Nonostante ciò, la Sindaca ha continuato in questi mesi a convocare le parti sottolineando l'immenso disagio che il semaforo arrecava alla cittadinanza tutta.
Gli interventi di recupero
Poiché alla fine del mese di aprile 2025 il tecnico ha consegnato la perizia e il Giudice ha liberato le aree, permettendo finalmente interventi di recupero, nei primi giorni di maggio l'amministrazione ha incontrato le due proprietà insieme al tecnico che ha stilato la perizia per il tribunale, perizia nella quale non viene però purtroppo definito in maniera precisa di chi sia la colpa.
"Nella sede di quella riunione è stato chiesto alla proprietà che non ha ancora svolto i lavori di messa in sicurezza, se intendesse farlo, cosa che avrebbe permesso di levare i blocchi di cemento e il semaforo. Si è nettamente rifiutata."- così l'amministrazione
A questo punto si è proceduto alla denuncia alla Procura della Repubblica di questa proprietà; è stato dato l'incarico a un progettista di realizzare un progetto del muraglione e sono stati presi accordi con l'altra proprietà. Quindi il Comune realizzerà l'opera al posto della proprietà che si è rifiutata di fare i lavori, mentre la proprietà che ha aderito completerà i lavori.
Questi lavori saranno svolti nel più breve tempo possibile. È già stato assegnato l'incarico e il progettista del Comune sta collaborando con quello della parte che ha messo in sicurezza la sua parte di frana.
"L'Amministrazione desidera sottolineare come il Comune sia parte lesa tanto quanto i singoli cittadini, in questa vicenda, tutti vittime di disagi notevolissimi. Purtroppo essendo intervenuto il Tribunale per dirimere il disaccordo delle due proprietà, il percorso è stato inevitabilmente allungato nei tempi.
I lavori realizzati "in danno" dal Comune (cioè li pagano i contribuenti) verranno poi addebitati alla parte che non ha collaborato.L’Amministrazione desidera sottolineare anche come il danno causato all’immagine del Comune, che in questo anno è stato continuamente additato come “colpevole” di questa situazione pur non potendo intervenire in alcun modo, è stato grave."- così l'amministrazione
La dichiarazione della sindaca Paola Negro
“Poiché, come detto, i fondi che il Comune destinerà a risanare le inadempienze di una delle due proprietà sono soldi dei contribuenti, - conclude sulla vicenda la sindaca 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗮 𝗡𝗲𝗴𝗿𝗼 - vorrei sottolineare come la ricerca di fondi regionali, nazionali o europei per realizzare lavori di miglioramento del territorio, di cui sono state date notizie nei giorni scorsi, e tanti altri cui stiamo concorrendo, servono proprio ad avere nel bilancio del Comune fondi liberi sufficienti per affrontare spese impreviste anche veramente notevoli come questa".