il caso

Pillola abortiva, Pro Vita Famiglia: "Grave il sì del centrodestra a Ru486 in consultori, Toti chiarisca"

L'associazione contro la votazione del consiglio regionale

Pillola abortiva, Pro Vita Famiglia: "Grave il sì del centrodestra a Ru486 in consultori, Toti chiarisca"
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"E’ gravissimo che il consiglio regionale abbia approvato - con i voti favorevoli di parte della maggioranza di Giovanni Toti - la distribuzione della RU486 nei consultori. D’ora in poi quindi la pillola potrà essere somministrata fino alla nona settimana di gravidanza e senza ricovero. Ciò significa che moltissime donne e ragazze abortiranno da sole, dovendo gestire il dolore, il rimorso, eventuali complicazioni, e rischiando di vedere il piccolo viso del loro bambino morto (in quasi 6 casi su 10!), gettato nel WC. La RU486 non solo uccide il bambino in grembo, bloccando il flusso di sangue e il nutrimento, ma è anche più pericoloso per la donna rispetto all’aborto chirurgico". Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.

Che continua: "

E’ grave che l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, scelto personalmente da Toti, abbia accolto e avallato le istanze abortiste della minoranza, così come hanno fatto quei consiglieri di maggioranza (alcuni della Lega e altri della Lista Toti). Ora il presidente - che nel settembre 2019, a ridosso delle elezioni, ha firmato il nostro manifesto valoriale - chiarisca e dia una spiegazione, altrimenti prenderemo atto del cambio di politiche di Toti e della sua amministrazione, invitando donne e famiglie liguri a non votare più alle prossime regionali per chi promette e poi non mantiene di tutelare la Vita nascente e la salute delle donne».

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