La polemica

«Pillon al Festival della Parola per parlare della realtà LGBTQIA+? Sconcertante»

Il duro affondo di un gruppo di associazioni

«Pillon al Festival della Parola per parlare della realtà LGBTQIA+? Sconcertante»
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Con la diffusione di un comunicato congiunto, un gruppo di associazioni punta il dito contro la presenza di Simone Pillon (nella foto) al Festival della Parola di Chiavari. I firmatari del documento sono Anpi sezioni del Tigullio Golfo Paradiso, Anpi Genova, Anpi Coordinamento Donne Genova, Arci Gay Genova, Arci Genova, Arci Liguria, Coordinamento Liguria Rainbow, Cgil Tigullio, Spi Cgil Tigullio, Il Bandolo, Futura Lavagna, Verità e Giustizia - Il Tigullio per i diritti.

Il comunicato

«L’offerta di un palco del Festival della parola di Chiavari a Simone Pillon per parlare della realtà LGBTQIA+ è sconcertante.

In primis, come è possibile che, all'interno di una manifestazione culturale, si collochi un discusso personaggio privo di qualsiasi titolo professionale per affrontare un tema tanto complesso, ma ben noto per la sua viscerale ostilità nei confronti delle persone omosessuali, lesbiche, transgender, e per la sua intemperanza ed estremismo politico?

Poi, la scelta come interlocutore di un rispettabilissimo artista come Ivan Cattaneo è sufficiente a garantire lo svolgimento di un corretto dibattito sui diritti delle persone LGBTQIA+?

Purtroppo, mancano, a nostro avviso, i presupposti essenziali per un confronto democratico e, senza voler pensare a intenti provocatori, è netta l'impressione che abbia prevalso la scelta di “fare spettacolo” rispetto a quella di “creare cultura”, come ci si aspetterebbe da una manifestazione di livello quale è storicamente il Festival della parola.

Ancora una volta dovremo sentire i soliti luoghi comuni e gli slogan intrisi di livore e odio da parte di un personaggio che si è fatto conoscere proprio per queste sue posizioni retrive e irrispettose di fondamentali valori Costituzionali?

Per questi motivi chiediamo agli organizzatori di sospendere dal programma del Festival questo appuntamento, a meno che non sia possibile ripristinare un corretto e costruttivo confronto democratico, senza la presenza dell'ex senatore Pillon, già condannato per aver diffamato gli attivisti della comunità, e con la partecipazione di esponenti delle associazioni LGBTQIA+».

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