Piscina del Lido, progetto in fase di verificazione
Il sindaco Messuti: “ L’iter terminerà entro qualche settimana e la direzione lavori consegnerà formalmente i lavori all’impresa“
Il Comune di Chiavari rende noto che il progetto di ricostruzione della storica piscina del Lido e la contestuale riqualificazione dell’area attigua è in fase di verificazione. Una volta terminata, la direzione lavori consegnerà formalmente i lavori all’impresa.
Il progetto
“A gennaio 2022 il Comune di Chiavari ha ricevuto 5 milioni di euro di finanziamento dal Pnrr. L’appalto integrato è stato aggiudicato, con l’obbligo di realizzare il progetto esecutivo, a luglio 2023 all’RTI Cema srl e Forza Motrice srl per 4.166.000 euro. Ad inizio dicembre 2023 è stato presentato l’esecutivo, che ha visto l’inserimento di alcune migliorie attualmente in fase di verificazione da parte degli uffici comunali, in modo tale da ottimizzare al meglio le tempistiche - spiega il sindaco Federico Messuti - L’iter terminerà entro qualche settimana e la direzione lavori, formata dal raggruppamento RTP Arch. Paolo Pettene & P, Arch. Nicola Chiari, Ing. Angelo Denevi e Studio Associato PSM, consegnerà formalmente i lavori all’impresa. Tutte le lavorazioni dovranno essere completate entro dicembre 2025”.
“La progettazione prevede una vasca da 50 metri, dotata di ponte mobile per essere utilizzata sia per il nuoto che per la pallanuoto. Quattro spogliatoi, una tribuna per gli spettatori con una pensilina sulla cui sommità saranno collocati i pannelli dell’impianto fotovoltaico. Illuminazione a led di ultima generazione e a basso consumo - continua - La nuova struttura sarà moderna ed accessibile. Parte così un intervento di grande respiro che la città attendeva da tempo e che siamo riusciti a concretizzare dopo decenni di degrado”.
Prosegue Claudia Brignole, capogruppo di Avanti Chiavari-Di Capua, rispondendo ai consiglieri di minoranza
“Dell’esperienza amministrativa di Orecchia, sia tra i banchi della maggioranza che in quelli di minoranza, ricordiamo solo l’approvazione, con due delibere, della diga Perfigli e del depuratore al Lido. Di Giardini, invece, restano solo le capriole politiche. Sfiduciato da Levaggi come presidente del consiglio, finisce in minoranza. Entrato a Palazzo Bianco con Di Capua, dopo le insinuazioni infondate sul caso Italgas, finisce nuovamente in minoranza”.