Mareggiata a Chiavari, è polemica aperta. Da una parte il Comitato No Depuratore in Colmata che dopo quanto successo sostiene che “la collocazione fronte mare è sbagliata” e invita a politici e amministratori a combattare insieme “questa battaglia”, dall’altra il sindaco Federico Messuti che dice: “Stop alle fake news”.
Parla il sindaco Messuti
“La forte mareggiata che si è abbattuta ieri sulle coste di Chiavari è stata più intensa rispetta quella del 2018. Purtroppo si sono verificate diverse criticità sul lungomare, in particolare nella zona compresa tra piazza dei Pescatori e la Torre Fara e in tutte le altre aree dove sono presenti le dighe parallele alla costa – dichiara il sindaco Messuti – Diversi esercizi commerciali hanno riportato danni a verande e a strutture di alcuni stabilimenti che vengono conservate sulla spiaggia tutto l’anno. Anche alcuni condomini in prossimità di via dei Velieri sono stati colpiti dalla mareggiata, numerosi box e cantine si sono allagati a causa delle onde che sono riuscite ad arrivare fino alla strada. Ci siamo immediatamente attivati con i mezzi per cercare di rimediare quanto possibile, i tecnici sono già al lavoro per ripristinare tutte le aree invase dall’acqua. Le nuove difese a mare perpendicolari alla costa, comprese tra la foce del Rupinaro e il bar 4 Archi, hanno chiaramente dimostrato di funzionare. Infatti, nonostante le condizioni meteo avverse, è stata l’unica parte di passeggiata ad essere rimasta aperta e fruibile. Anche la foce del torrente Rupinaro è libera senza nessuna presenza di tappi che possano impedirne il deflusso delle acque”.
E conclude: “Continuiamo ad investire sulle opere innovative di messa in sicurezza del nostro territorio per cercare il più possibile di contenere e limitare i danni causati da questi eventi meteo eccezionali, purtroppo sempre più frequenti. È chiaro che il nostro progetto da 29 milioni di euro per la realizzazione delle nuove difese si muove totalmente in questa direzione. Coloro che diffondono fake news e false informazioni solo per denigrare l’operato della nostra amministrazione non aiutano i cittadini che sicuramente saranno in grado di fare le loro opportune valutazioni sull’opera”.
La lettera del Comitato
Dall’altra parte scrive il Comitato:
“La mareggiata che ha colpito le coste del Tigullio e del Golfo Paradiso ha messo nuovamente in evidenza la fragilità del nostro territorio.
I segni della forza del mare sono evidenti: molte attività commerciali sul lungomare sono state gravemente danneggiate e il mare è entrato addirittura nei seminterrati.
L’area dove si vorrebbe costruire il nuovo depuratore era flagellata dalle onde e il mare ne invadeva l’intera zona. Non possiamo nemmeno trascurare che le mareggiate si sono intensificate e diventate più potenti in questi ultimi 10 anni e probabilmente, in conseguenza del cambiamento climatico, sarà sempre peggio.
Ci auguriamo quindi che quest’ultimo evento naturale che si è abbattuto su Chiavari faccia desistere l’amministrazione comunale dall’approvare e consentire la costruzione di un impianto lungo quasi 400 metri e posto sotto il livello del mare.
Il sindaco, la giunta, i partiti e i movimenti di maggioranza e opposizione devono condividere l’idea che un depuratore per 140mila abitanti in colmata è una scelta sbagliata che rischia non solo di fare danni al turismo e al commercio ma anche e soprattutto all’ambiente.
No al depuratore in colmata, insieme si può”.
Alcune foto della mareggiata di ieri e come si presentava Chiavari oggi: