Politica tariffaria AMT al vaglio dell’assemblea dei soci, Levante non compatto

Dalla dichiarazione congiunta dei sindaci di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Rapallo alla posizione del Comune di Santa Margherita Ligure

Politica tariffaria AMT al vaglio dell’assemblea dei soci, Levante non compatto

Il futuro di AMT è ancora al centro dell’attenzione in questi giorni, soprattutto sul nostro territorio di riferimento.

Oggi l’assemblea dei soci AMT con al centro il voto sulla politica tariffaria

Ieri durante il primo consiglio metropolitano di Genova l’abbandono del centrodestra prima del voto sul tema in questione, oggi la votazione sulla politica tariffaria al centro dell’assemblea dei soci di AMT: in relazione a quest’ultimo appuntamento, arrivano ora alcune dichiarazioni di rappresentanti legati al territorio del Levante.

La dichiarazione congiunta dei sindaci di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Rapallo

«Non abbiamo partecipato al voto dell’assemblea che aveva all’ordine del giorno l’approvazione della Politica Tariffaria, con decorrenza dal 1° novembre 2025, e del Piano di Risanamento 2025-2029 – dichiarano i sindaci di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Rapallo -. Il confronto, pur necessario, è stato di fatto inesistente: non abbiamo ricevuto elementi sufficienti per comprendere chi e in che modo si farà carico del risanamento dell’azienda. Il piano che ci è stato sottoposto non contiene dati, prospettive e garanzie adeguate per una valutazione consapevole. Riteniamo fondamentale che il risanamento venga attuato, garantendo la continuità del lavoro, la tutela delle famiglie e la sostenibilità economica di AMT, affinché l’azienda possa tornare a operare senza generare nuove perdite. Tuttavia, in assenza di informazioni chiare e verificabili, non abbiamo ritenuto di avere gli elementi necessari per esprimere un voto informato. Inoltre, la legge regionale 33 del 2013 attribuisce a Città Metropolitana la gestione del contratto di servizio e la definizione dei criteri tariffari. Lo Statuto metropolitano, all’articolo 17, stabilisce che sia il Consiglio Metropolitano a deliberare in materia di tariffe, come già avvenuto con la delibera n. 28 del 22 novembre 2023, e ad oggi nessuna delibera è stata assunta e la precedente non è quindi superata. Il delegato metropolitano, pertanto, non può prendere decisioni in materia nell’assemblea sociale di AMT, non avendone i poteri».

La posizione del Comune di Santa Margherita Ligure

Nell’assemblea odierna dei soci AMT il Comune di Santa Margherita Ligure, attraverso il suo membro delegato, l’assessore Francesca Tarabocchia, ha votato favorevolmente al nuovo piano tariffario e condiviso la decisione di rinviare l’approvazione del piano di risanamento 2025-2029 a nuova data.

«L’ora segna il momento delle scelte impopolari per salvare l’azienda da uno scenario molto grave e per continuare ad assicurare il servizio pubblico locale ai nostri concittadini – dichiara il sindaco di Santa Margherita Ligure Guglielmo Caversazio -. Quella presa oggi non è stata una decisione semplice, poiché siamo convinti che serva una maggiore condivisione tra i soci come rilevato dai comuni che non hanno partecipato al voto. Tuttavia, abbiamo voluto dare un segnale ai tremila addetti e alle loro famiglie ribadendo la centralità che la tutela dei lavoratori e del servizio da essi reso alla comunità mantiene nel più ampio contesto di una discussione ancora da approfondire. Auspichiamo che in futuro la comunicazione tra Città Metropolitana, azienda e soci sia all’altezza di quanto dipende dalla partita del trasporto pubblico: la possibilità di sviluppare politiche di mobilità sostenibile, anche turistica; la salvaguardia di servizi aggiuntivi apprezzati da ampie fasce di popolazione; la necessità di proteggere il pendolarismo professionale e scolastico e persino la sopravvivenza di ampie porzioni del nostro entroterra».