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Polo Gaslini, "un passo indietro per la sanità"

Forti preoccupazioni e riserve del sindacato, "era necessario mettere in sicurezza i servizi sul territorio"

Polo Gaslini, "un passo indietro per la sanità"
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Nella giornata di ieri la Regione Liguria ha presentato alle organizzazioni sindacali il progetto “Gaslini diffuso”: critico il parere di Domenico Del Favero, segretario Cgil.

Visione "ospedalocentrica"

"Secondo le prime informazioni - afferma Del Favero - nelle intenzioni della Regione Liguria, entro l’estate il personale delle pediatrie e delle neonatologie delle Asl 1, 2, 4, 5 dovrebbe confluire sotto la direzione dell’ospedale genovese. Le nostre preoccupazioni su questo progetto derivano dal fatto che per l’ennesima volta si tende ad avere una visione “ospedalocentrica” di servizi e sanità in questo caso pediatrici che invece, come da tempo chiede la Cgil, dovrebbero essere governate e integrate nel territorio, in una visione di medicina di prossimità e, in questo caso, di avvicinare la necessità di salute delle famiglie e dei loro bambini alla risposta sanitaria. Non si tratta di mettere in discussione il Gaslini che è una eccellenza riconosciuta a livello internazionale e che deve essere aiutata - in primis dalla Regione - ad esprimere al massimo le potenzialità che gli derivano dalla condizione di Istituto di ricovero e cura pediatrico a carattere scientifico, ma di mettere in sicurezza i servizi sul territorio.
In attesa di avere maggiori delucidazioni sull’operazione esprimiamo forti preoccupazioni e riserve".

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