Il caso

«Portale del Parco, meglio tardi che mai!»

Il punto di Emilio Cervini, già consigliere comunale di Chiavari

«Portale del Parco, meglio tardi che mai!»
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Alla vigilia di Natale Emilio Cervini, già consigliere comunale di Chiavari, è tornato a parlare del Portale del Parco dell’Entella.

Le dichiarazioni

«Meglio tardi che mai! È proprio il caso di dirlo in riferimento al Portale del Parco previsto nel progetto “Le vie dell’acqua” ed approvato nel 2015 dai Comuni di Cogorno, Chiavari, Lavagna, Carasco e dal Villaggio del Ragazzo e finanziato interamente da una società del Ministero dell’Economia e delle Finanze con un contribuito complessivo di un milione di euro - esordisce Cervini -. Dopo 9 anni di silenzio da parte di tutti gli interessati è bastato che un semplice cittadino come me sollevasse qualche domanda e chiedesse trasparenza e a che punto fosse la pratica che neppure nel giro di 48 ore il sindaco di Cogorno e l’Anci Liguria rendevano pubblico un “fantomatico” progetto per l’utilizzo della struttura. Pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina come diceva il buon Andreotti. Addirittura il sindaco Garibaldi anticipa che nel mese di gennaio ci sarà l’inaugurazione e poi in primavera tutti in Valle D’Aosta… Staremo a vedere e come solerti cittadini seguiremo gli sviluppi».

«Ci sono infine - conclude - due considerazioni: ma il Comune di Chiavari che aveva meritevolmente messo a disposizione già nel 2015 ben 150.000 euro della somma a lui destinata per realizzare il Portale non aveva e non ha nulla da dire rispetto a questo silenzio “assordante”? E il Villaggio del Ragazzo sul cui terreno sorge il portale in tutti questi anni dove era? E pensare che il 6 luglio 2015 l’allora presidente del Villaggio, Prete Rinaldo, dichiarava testualmente al quotidiano locale: “Il progetto fa parte della nostra offerta formativa e si rifà alle parole di Papa Francesco che ha invitato a convertirsi all’ecologia… Francesco ha parlato dell’ambiente come di una casa comune da valorizzare…. E noi investiamo”. Belle parole senza dubbio condivisibili, ma in nove anni che cosa si è fatto? Staremo a vedere, intanto aspetto una risposta alla mia lettera protocollata venerdì scorso dal sindaco di Cogorno».

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