Premio nazionale agli studenti del Caboto. I complimenti dell’amministrazione chiavarese
Per gli importanti risultati nella competizione nazionale “Hackathon nella scuola 2021”. I due gruppi della scuola entrambi vincitori, con i progetti “Ripoliamo i borghi” e “Lavaplant”
Si tratta di una challenge per “Progettare il futuro”, che ha coinvolto studenti e docenti provenienti da tutta Italia, circa 500, con background culturali e competenze differenti.
“Hackathon nella scuola 2021”
«Abbiamo voluto complimentarci con gli studenti, e i professori, dell’Istituto G. Caboto per gli importanti risultati ottenuti nella competizione nazionale “Hackathon nella scuola 2021”,
promossa da Cosmopolites e Future Food Institute con Apis (Amore per il sapere), Diesse e Fondazione Euducation – dichiara l’assessore all’istruzione, Fiammetta Maggio, durante l’incontro con i ragazzi a cui ha consegnato un’edizione limitata di un volume sulla storia della città di Chiavari – Una sfida collettiva, tutta digitale, che ha premiato il lavoro eseguito in
gruppo su temi sociali ed ambientali, con tempistiche ben precise, sviluppando diverse soft skills essenziali per il loro percorso futuro».
Team Perseverance con il progetto “Ripoliamo i borghi”
Due i gruppi del corso tecnico Grafica e Comunicazione del Caboto che hanno partecipato e vinto entrambi l’Hackathon. Il team Perseverance (coordinato dalla prof.ssa Sabrina D’Isanto, con gli studenti Viola Raggio, Federica Scavo, Carlotta Picco, Gaia Amantini e Piero Caceres Viteri, insieme ai docenti Monica Uboldi, Silvia Cicarelli, Alessandra Brignole) ha scelto la “challenge mediterraneo”, con il progetto “Ripoliamo i borghi” che ha previsto la realizzazione di una piattaforma-incubatore per mettere in relazione host e guest, ancor prima di un effettivo
incontro.
Team Acque-Dotti con “Lavaplant”
Mentre il team Acque-Dotti, della classe quarta (guidato dai docenti prof.ssa Alessandra Vano e il prof. Alessandro Zunino con Nicola Bozzano, Asia Delucchi, Jennifer Ducato, Vittorio Ferri ed Erica Ghiorzo), ha scelto la “challenge acqua” portando avanti l’idea progettuale “Lavaplant”, ovvero una lampada che contiene al suo interno una pianta che cambia colore in base al consumo di acqua, e superata una certa soglia, la pianta e l’acqua cambieranno colore. Il consumo verrà digitalizzato attraverso rilevatori, e controllato anche attraverso l’ausilio di un’app.