Presentato il Piano di riorganizzazione dei poli sociosanitari di Sestri Levante e Chiavari
In occasione della visita alle nuove Centrali Operative Territoriali
In occasione della visita alle nuove Centrali Operative Territoriali (COT), istituite e già in funzione a Sestri Levante e Chiavari, la Asl 4 presenta il Piano di riorganizzazione dei servizi sociosanitari dei due Poli, in ottemperanza a quanto disposto dalla riforma sanitaria territoriale (DM 77/2022), dagli obiettivi del PNRR, dal Piano Sanitario Regionale e grazie alle innovazioni introdotte con il progetto strategico “Tigullio Luogo di Salute” dopo il biennio sperimentale 2021-2022.
Le dichiarazioni
«Le due COT inaugurate a Sestri Levante e a Chiavari rappresentano uno dei segnali evidenti di riorganizzazione del territorio alla luce delle norme che porta con sé la nuova medicina del territorio fissata dal Decreto Ministeriale 77 – dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola -. Le Centrali Operative Territoriali sono strumento attraverso il quale le istituzioni si prendono in carico i pazienti, dapprima i più fragili e poi via via il resto della popolazione. Dispongono di strumenti informatici sempre aggiornati per garantire la conoscenza e la storia clinica del soggetto anche quando intercorrono episodi di ricovero ospedaliero. L’Asl del Tigullio, laboratorio naturale a livello regionale, sperimenta approcci innovativi che sono orientati tutti verso il DM 77 per fornire le stesse potenzialità di cura sia sulla costa sia nelle aree interne. La riorganizzazione aziendale derivata dai POA che prende spunto dal Piano Sociosanitario Regionale 2023-2025 ridisegna la Asl 4 potenziando l’attività ospedaliera che trova così più punti di contatto con il territorio: la storia clinica del paziente è una sola e viaggia tra le due dimensioni senza soluzione di continuità. Grazie all’informatizzazione i sistemi si parlano con un flusso biunivoco che garantisce all’operatore sanitario un aggiornamento in tempo reale delle condizioni del paziente garantendo appropriatezza e tempestività».
«Il processo di trasformazione organizzativo che abbiamo fin qui rappresentato ai vari livelli (conferenza dei Sindaci, Organizzazioni Sindacali Confederali, Responsabili aziendali, …) e che oggi inizia a prendere forma risponde innanzitutto a un obiettivo ben preciso: porre la persona, cittadino prima ancora che paziente, al centro di tutta l’offerta sanitaria e sociosanitaria di salute - spiega il direttore generale della Asl 4, Paolo Petralia -. Agiamo in un territorio che unisce costa ed entroterra, con flussi di popolazione molto variabili e con la necessità di garantire sostenibilità offrendo servizi che non siano ridondanti né tantomeno carenti. Per cercare di farlo abbiamo adottato un sistema “Hub e Spoke, fisico e mobile”: sedi strutturali, presenti sia nei centri principali che nelle zone montane, che offrono ciascuna servizi secondo una specifica vocazione e un livello proprio, sia ospedalieri che territoriali; e mezzi mobili, che con équipe multiprofessionali itineranti e attrezzature diagnostiche possono portare risposte sanitarie e sociosanitarie nell’ambiente di vita e al domicilio delle persone, supportando così anche la rete dei Medici di base e con l’ausilio delle “farmacie dei servizi”. Il tutto prevedendo sin da ora i fabbisogni di Operatori necessari per il loro funzionamento a regime, con un piano di reclutamento pluriennale. Questo sistema a rete, con funzioni distribuite per intensità di cura e complessità assistenziale e anche “da remoto”, si articola in un Ospedale funzionalmente Unico e in un network di “Punti Salute” del Tigullio, organizzati secondo una logica olistica, integrata con i servizi sociali e in una prospettiva di responsabilità comunitaria e di sostenibilità».
I dettagli
I primi tasselli del Piano di riorganizzazione presentati sono quelli dei Poli di Sestri Levante (sede di via Terzi, 37) e Chiavari (sedi di via G.B. Ghio, 9), a cui seguiranno dopo l’estate quelli degli Spoke territoriali e mobili, del Polo di Rapallo e dell’Ospedale di Lavagna.
Il Polo di Sestri Levante comprende il Presidio ospedaliero – contraddistinto da una vocazione specialistica d’area medica, a cui sono assegnate funzioni di media intensità di cura – e il Polo sociosanitario territoriale distrettuale, a cui competono funzioni degenziali (Ospedale di comunità), ambulatoriali (Casa di comunità) e di coordinamento (COT).
In particolare, l’edificio di via Terzi prevede una riorganizzazione funzionale e una parziale ristrutturazione così definita:
- Riabilitazione (degenza, day hospital e ambulatori) al 6° piano;
- Attività medico specialistiche a ciclo diurno (Nefrologia, Oncologia, Dermatologia) al 5° piano;
- Piattaforma degenza medica internistica a media intensità con cure intermedie (con specialisti Pneumologi, Ematologi, Infettivologi) al 4° piano;
- Ospedale di Comunità con due moduli da 20 posti letto ciascuno al 3° piano;
- Area sociosanitaria: COT con coordinamento sovradistrettuale Telemedicina e trasporti e Casa di comunità con Hub sovradistrettuale per minori, famiglie e disabilità al 3° e 2° piano, collegata ai nuovi spazi di “Villa Laura”;
- Servizi generali di Accoglienza, diagnostica e ambulatoriali al 1° piano.
«Una delle caratteristiche della sede di Sestri Levante, dotata di complessivi 200 posti letto a regime, sarà la flessibilità – aggiunge Petralia -. Oltre all’ampliamento dell’area medica infatti si potrà attivare, se necessario, anche l’area semi intensiva-intensiva pronta e disponibile al piano zero, come già sperimentato durante la pandemia da Covid-19».
Un intervento di ampliamento per 904 metri quadri e di adeguamento e ristrutturazione completa di 6.388 metri quadri, pari a oltre 12 milioni di euro di investimenti, in cui sono compresi anche l’adeguamento antisismico e antincendio, il ripristino e il collegamento di Villa Laura e la sistemazione dei percorsi esterni e dell’area parcheggio. L’estate del 2026 è il termine per la conclusione delle opere.
«Come amministrazione, siamo soddisfatti dei notevoli investimenti infrastrutturali che la Regione Liguria sta facendo grazie ai fondi del PNRR sul nostro territorio – commenta il sindaco di Sestri Levante, Francesco Solinas -. Questi fondi andranno ad ampliare il servizio sanitario nel nostro Comune attraverso la Casa di Comunità, che sorgerà nella struttura di Villa Laura, e che fornirà un servizio di assistenza primaria volto a integrare tutti i servizi di assistenza di base. Inoltre, l’Ospedale di Comunità, presso il polo ospedaliero cittadino, svolgerà una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. Si tratta di un importante recupero degli immobili, per cui ringrazio non solo la Regione, ma anche il direttore Petralia, che, nonostante le difficoltà di budget, ha proposto un investimento su una struttura centrale per l’intera Val Petronio e anche per la vicina Val di Vara. Al contempo rimane alta la nostra attenzione sull’organico del personale medico e infermieristico, fattore altrettanto determinante per l’erogazione delle prestazioni sanitarie».
Al Polo di Chiavari sono assegnate esclusivamente funzioni sociosanitarie, e in particolare la presa in carico delle persone anziane a livello sovradistrettuale.
La riorganizzazione degli spazi prevede di collocare negli edifici di via G.B Ghio, 9 le funzioni e i servizi sovradistrettuali di:
- Hospice e coordinamento cure palliative, 4° piano;
- Residenzialità post acuti, 4° e 3° piano;
- Casa di Comunità distrettuale, con l’Hub sovradistrettuale per l’anziano e centro di Diabetologia, al 2° e 1° piano;
- COT e Punto Unico di Accesso (con front office, CUPA, farmaceutica territoriale e Hub vaccinale) al 2° piano e al piano terra.
Un intervento di ampliamento per 615 metri quadri e di adeguamento e ristrutturazione completa di 2.502 metri quadri, per 54 posti letto totali e circa 3,5 milioni di euro di investimenti, anche per le opere di adeguamento normativo e dei percorsi interni che termineranno presumibilmente a fine estate 2025.
«Stiamo portando avanti un progetto di integrazione sociosanitaria importante che vede la realizzazione di strutture ad esse dedicate, come previsto dal PNRR, un percorso già avviato da tempo grazie ai servizi alla persona e ai referenti sanitari e sociali che operano sul territorio - spiega Michela Canepa, vicesindaco di Chiavari -. Si tratta di un primo passo verso la centralizzazione dei servizi in un’ottica di migliore accessibilità e fruizione».