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Progetti per minori e famiglie, lavori in corso a Recco

Il punto sulla realizzazione di due percorsi stilato dall'assessore Francesca Aprile

Progetti per minori e famiglie, lavori in corso a Recco
Recco Pubblicazione:

Percorsi di co-progettazione con enti del terzo settore: due i piani a favore di minori e famiglie avviati dai Servizi Sociali del Comune di Recco.

Il primo percorso, su Recco, vede in campo enti del terzo settore, associazioni del territorio, servizi sociali, servizi ASL 3, istituzioni scolastiche pubbliche e private cittadine. Tre aree di intervento: “0-6 anni”, le famiglie (supporto alla genitorialità); “più sociale, meno social”, adulti/famiglie (famiglia come spazio fondamentale di crescita); “preadolescenti e adolescenti”, la solitudine 11-17 anni (individuare un luogo fisico per far incontrare i ragazzi e per permettere loro, con momenti più o meno strutturati, di sviluppare percorsi di autonomia e responsabilità).

«Occorrono spazi adeguati per l’attuazione di questi percorsi - spiega l’assessore ai servizi sociali Francesca Aprile (nella foto) -. L’ufficio Servizi Sociali punta a destinare a tale progetto gli spazi di via Milano 6, fino ad ora utilizzati dai Servizi Sociali comunali per lo svolgimento degli affidi educativi e degli incontri protetti. Gli affidi educativi, dopo l’emergenza Covid-19, sono di nuovo svolti alla Casa del minore, gli incontri protetti figli/genitori in un appartamento del “grattacielo”, appositamente arredato e ancora più idoneo per lo scopo. Relativamente alla terza area di intervento, hanno aderito tre cooperative per la realizzazione di un servizio di doposcuola, che dovrebbe iniziare a ottobre, oltre alla realizzazione di attività ricreative e laboratori da avviare presumibilmente a gennaio 2024».

Il secondo percorso, rivolto ai territori dei distretti sociosanitari 12 e 13, vede varie aree di intervento: educativa domiciliare e territoriale, assistenza ed educativa scolastica a favore di alunni con disabilità, attività previste in un progetto finanziato dal PNRR per interventi a sostegno delle capacità genitoriali nelle famiglie con bambini in condizioni di vulnerabilità.

«Qui c’è l'adesione di 6 cooperative - dice Aprile -. Dopo gli anni della pandemia si sono acuiti il senso di solitudine per i giovani, le difficoltà per i genitori, l'incomunicabilità familiare. Puntiamo a realizzare un progetto volto ad aiutare a superare questo momento».

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