La novità

Recco, adottato il nuovo Progetto di utilizzo delle aree demaniali marittime

Tra le novità l'apertura annuale: almeno 10 mesi l'anno, 4 giorni a settimana, su richiesta degli stabilimenti balneari

Recco, adottato il nuovo Progetto di utilizzo delle aree demaniali marittime
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In vigore il nuovo Progetto di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime (PUD), che integra la legge regionale del 1999 e introduce un regolamento finalizzato principalmente a un equilibrato rapporto tra spiagge libere e spiagge in concessione. Prevista inoltre, una qualificazione delle strutture balneari ai fini di una migliore offerta turistico-ricreativa, una ottimale fruizione dell’arenile da parte del pubblico e una minore occupazione dell'arenile con strutture permanenti.

"Dopo il tavolo tecnico con associazioni di categoria, al quale non sono stati posti rilievi il piano è passato ora alla Regione per il nulla osta. - spiegano il sindaco Carlo Gandolfo e l'assessore al demanio marino Giuseppe Rotunno - L’aggiornamento del PUD intende garantire a tutti i cittadini l’accesso libero e gratuito degli spazi demaniali e del mare, senza rinunciare a valorizzare il nostro litorale. Per farlo, vengono individuate due tipologie di arenili: le spiagge libere, completamente aperte e non assegnate a nessuno, e le spiagge libere attrezzate, dove pur restando gratuito l’ingresso, si affiancano adeguata gestione servizi di igiene, sicurezza e decoro, particolarmente importante durante i mesi estivi, quelli di maggiore affollamento".

Queste le principali innovazioni del regolamento.
Quota minima di spiagge libere. Almeno il 40 % del fronte balneabile deve rimanere libero o attrezzato (50 % di queste aree completamente gratuite). Se la soglia non è raggiunta per concessioni pregresse, non si potranno rilasciare nuovi titoli.
Accessi pubblici ogni 200 m. Percorsi pedonali verso la fascia di libero transito e la battigia devono essere previsti ogni 200 m; fino a quel momento, gli stabilimenti garantiranno corridoi liberi per raggiungere la riva.
Libero transito lungo la battigia. Deve essere garantito uno spazio sgombro di almeno 3 m tra strutture e battigia. Per la “spiaggia sospesa” del settore centrale, il passaggio è individuato a 1,20 m s.l.m. e largo 2,50 m.
Assetti stagionali e smontaggio invernale. Alla fine della stagione balneare (1 maggio – 30 settembre) devono essere smontate e/o rimosse tutte le strutture di facile rimozione funzionali all’attività balneare ad esclusione delle strutture individuate nell’assetto invernale della concessioni demaniale.

Regole per le spiagge libere attrezzate (SLA). Le SLA, con accesso gratuito, devono offrire pulizia, sorveglianza, salvamento, servizi igienici, docce e spogliatoi. Mantenere liberi da ogni tipo di attrezzatura almeno il 50 per cento dell'area in concessione e il 50 per cento del fronte mare.; ombrelloni e sdraio vanno noleggiate su richiesta, rispettando distanze di 2,5 m tra file e 2 m tra ombrelloni.
Accessibilità e decoro paesaggistico. Dovranno essere sempre garantiti i servizi minimi indispensabili alla fruibilità da parte delle persone con disabilità. Saranno inoltre applicate linee guida paesaggistiche: cabine “a pettine”, passerelle in legno, cordami, parapetti leggeri e cartellonistica unificata, senza ostruire le visuali verso il mare.
Apertura Annuale. Escludendo tutte le attività connesse alla balneazione, gli stabilimenti possono chiedere di restare aperti almeno 10 mesi l’anno, 4 giorni a settimana, con un massimo di 15 cabine in funzione e offrendo sempre servizi essenziali (pulizia, salvamento, servizi igienici). In caso di maltempo o mareggiate, tutte le attrezzature vanno rimosse e lo stabilimento può chiudere.

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