Sanità

Regione Liguria, nuovi requisiti organizzativi per le RSA

Gratarola: «Dopo il Covid aggiornamenti necessari arrivati grazie al confronto continuo con i rappresentanti degli enti gestori»

Regione Liguria, nuovi requisiti organizzativi per le RSA
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La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla sanità Angelo Gratarola, ha deliberato la revisione e l'aggiornamento dei requisiti autorizzativi di tipo organizzativo delle strutture sociosanitarie per anziani, disabili, psichiatria e dipendenze. Restano invariati i requisiti strutturali, impiantistici e tecnologici. I requisiti sono vincolanti sia per le strutture già autorizzate che per quelle di nuova costruzione.

I dettagli

«In uscita dal Covid sono stati riavviati tavoli di concertazione tra la Regione e le organizzazioni in rappresentanza degli enti gestori delle strutture sociosanitarie per anziani, disabili, psichiatria e dipendenze - sottolinea Gratarola -. È stato dato atto delle situazioni di criticità in cui si sono trovate le strutture principalmente a seguito della pandemia da Sars-Cov-2 rispetto all'applicazione di alcuni requisiti indicati dal manuale di autorizzazione, requisiti necessari per l'esercizio delle strutture».

Si è dunque provveduto ad aggiornare i requisiti organizzativi.

«È stata recepita la maggior parte delle richieste di modifica alla DGR 944/2018 riguardante i requisiti organizzativi che rappresentano una risposta all'attuale situazione di criticità garantendo contemporaneamente il mantenimento di adeguati livelli di sicurezza e qualità dell'intervento assistenziale a tutela della salute e della dignità delle persone fragili - continua Gratarola -. Tra le principali spicca l'allargamento delle specializzazioni necessarie per l'incarico di direttore sanitario e alcune variazioni alle figure professionali del comparto sociosanitario impiegato».

«Il confronto costruttivo su più tavoli con l'assessorato alla Sanità ha consentito di raggiungere questo primo importante risultato - sottolineano le sigle degli enti accreditati -. Condividiamo inoltre la necessità di ridefinire la filiera dell'offerta assistenziale residenziale e semiresidenziale, con un'analisi dei costi e una necessaria revisione tariffaria che tenga conto degli elevati livelli dell'inflazione e dei rincari energetici».

Il lavoro dei tavoli tecnici continua con l'obiettivo di verificare il nuovo fabbisogno dei posti letto ridefinendo la filiera dell'offerta assistenziale residenziale e semiresidenziale.

«Gli enti accreditati fanno parte del sistema sanitario allargato - conclude Gratarola - e l'obiettivo del lavoro comune tende, in sinergia con la rete ospedaliera, a migliorare il percorso di presa in carico del paziente dall'evento acuto al recupero riabilitativo e psicofisico».

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