Ricorso Porto di Lavagna Spa, Mangiante: «Basta proclami»
Le dichiarazioni dell'attuale primo cittadino nonché candidato sindaco per la lista "Per Lavagna"
Sul tema del ricorso della Porto di Lavagna Spa, interviene l’attuale primo cittadino nonché candidato sindaco per la lista "Per Lavagna" Gian Alberto Mangiante: «Basta proclami».
Le dichiarazioni di Gian Alberto Mangiante
«“La maldicenza andò a cavallo e tornò a piedi”. Basta proclami da campagna elettorale»
Questo l’incipit della nota diffusa oggi da Mangiante, che prosegue così:
«È risaputo che gli antichi proverbi non sbagliano mai, spesso e volentieri sono vere e proprie lezioni di vita, nonché perle di saggezza.
Il clima da campagna elettorale, inizia a farsi pesante in città, sui giornali e per strada continuano ad impazzare titoli, proclami e critiche senza che la lista avversaria indichi proposte realizzabili per il futuro di Lavagna. Fingono di non sapere, o non sanno, che dal 2016 (decreto legislativo 175) la normativa sulle società partecipate dai Comuni è radicalmente cambiata e vieta la costituzione di enti che non siano strettamente correlate alle finalità istituzionali.
A questa corrida si aggiunge anche la Porto di Lavagna spa (attuale gestore del porto turistico) che, nei giorni scorsi per evidenti fini elettorali, comunica a mezzo stampa di aver appena presentato un ricorso in pratica notificato in data 16 maggio 2024.
A tal proposito sono tre le considerazioni da farsi nell’immediatezza:
La prima: La Società Porto di Lavagna SPA annuncia (ieri 1 giugno 2024) (31 maggio 2024, ndr) di aver depositato la scorsa settimana - mentre in realtà la data di notifica è del 16 maggio scorso - un ricorso contro la deliberazione del Comune (dell'aprile scorso) che ha approvato la fattibilità del progetto in project financing presentato dalla società F2i S. G. R. Spa.
Una tempistica, questa, che pone qualche dubbio sull'utilizzo del documento viste le modalità di comunicazione e la stessa data di notifica rispetto all'annuncio.
La seconda: il tipo di contestazione mosso nel ricorso si riferisce ai soli aspetti tecnici della procedura e non contiene alcuna richiesta di sospensiva degli atti.
Forse che i proponenti del ricorso, non proprio certi dell’esito favorevole, temano che un rigetto possa farli incorrere in un risarcimento danni in favore della pubblica Amministrazione?
La terza ed ultima: se davvero la Società Porto di Lavagna Spa, ritiene “sbagliato nel metodo e nei contenuti, è radicalmente nulla la procedura di approvazione da parte del Comune di Lavagna del project financing della proposta di riqualificazione e i piani d'azione per la futura gestione e concessione del Porto Turistico di Lavagna”, come mai ha partecipato alla procedura di gara? (Per altro non ammessa per mancanza di titoli) Forse perché “quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba”?
Siamo certi che l’intervento sull’impianto del nostro porto è un progetto con un vero e proprio senso logico: far si che il comune possa incassare una mole di denaro capace di poter risistemare anche le casse comunali, sgravandole del peso economico che comporta la gestione di una struttura simile, valorizzando un’area cittadina ed essere simbolo della sua rinascita».