Ritardi nel rilascio e rinnovo passaporto, approvato ordine del giorno in consiglio regionale
Impegna la giunta a farsi portavoce presso il Governo e il ministero competente per rivedere e semplificare le procedure : le proposte
Ritardi nel rilascio o nel rinnovo del passaporto, ieri martedì 7 febbraio il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Stefano Balleari (FdI) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a farsi portavoce presso il Governo e il ministero competente per rivedere e semplificare le procedure di rilascio o rinnovo dei passaporti, in particolare incentivando la digitalizzazione dei processi e affinché sia avviato un tavolo di lavoro con prefetture e questure per valutare la possibilità di allacciare accordi bilaterali con il Regno Unito per utilizzare la carta di identità elettronica, aiutando così gli studenti e i lavoratori che devono recarsi in
Gran Bretagna.
L'ordine del giorno
“Il Presidente e la Giunta regionale si facciano portavoce presso il Governo e il Ministero competente per rivedere e semplificare le procedure di rilascio e rinnovo dei passaporti, in particolare incentivando la digitalizzazione dei processi”. Lo hanno chiesto i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Veronica Russo, Stefano Balleari e Sauro Manucci dopo i ritardi che hanno causato delle pesanti ricadute anche sul settore turistico, andando a colpire soprattutto le Agenzie di Viaggio che in Liguria, secondo quanto stimato da Assoviaggi-Confesercenti, hanno dovuto cancellare circa 2.200 viaggi con una perdita di fatturato di 4 milioni di euro.
I consiglieri hanno chiesto inoltre che venga avviato un Tavolo di Lavoro con Prefetture e Questure per valutare la possibilità di allacciare accordi bilaterali con il Regno Unito al fine di utilizzare la carta d’identità elettronica aiutando così studenti e lavoratori che devono recarsi in Gran Bretagna.
“Le cause che hanno allungato le tempistiche per il rilascio del passaporto sono principalmente due: la ripresa dei flussi turistici versi i Paesi dell’area extra Schengen dopo quasi due anni di blocco dovuti alla crisi pandemica e l’uscita della Gran Bretagna dalla Comunità Europea con la Brexit per cui gli italiani, in particolare studenti e lavoratori, che intendono recarsi oltre Manica devono munirsi di passaporto”, hanno aggiunto i consiglieri.
“Si sono registrati tempi di attesa lunghissimi anche ad accedere al portale online delle prenotazioni, perché spesso il sistema è offline e anche quando si riesce ad accedere capita che non vi siano date disponibili per l’appuntamento. Le Questure e gli uffici competenti stanno facendo il possibile per cercare di arginare il problema e hanno programmato delle giornate di apertura extra ma evidentemente tutto ciò non è sufficiente”, concludono Russo, Balleari e Manucci.