La dichiarazione

Sanità nel Levante, preoccupazioni sul nuovo ambulatorio mobile “Super Gulliver”

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) chiede soluzioni concrete per garantire servizi efficienti nelle aree interne

Sanità nel Levante, preoccupazioni sul nuovo ambulatorio mobile “Super Gulliver”
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Il capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale, Gianni Pastorino, ha sollevato alcune riflessioni riguardo alla gestione della sanità nella Regione Liguria, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ambulatorio mobile "Super Gulliver" a Cicagna, prevista per l'11 settembre e finanziata con i fondi del PNRR. Pur riconoscendo l'importanza delle nuove strutture sanitarie, Pastorino ha sottolineato che senza un adeguato potenziamento del personale medico e infermieristico, tali iniziative rischiano di rimanere simboliche.

La dichiarazione di Gianni Pastorino

«Apprendiamo con interesse dell’inaugurazione del nuovo ambulatorio mobile ‘Super Gulliver’’a Cicagna, finanziato con i fondi del PNRR, prevista per mercoledì 11 settembre. Non possiamo fare a meno di esprimere ancora una volta le nostre preoccupazioni riguardo alla gestione complessiva della sanità da parte della Giunta Toti che ha dimostrato una costante disattenzione verso le esigenze reali del territorio, specialmente nelle aree interne, sempre più abbandonate dal punto di vista sanitario», dichiara Pastorino, e prosegue:

«Le inaugurazioni in campagna elettorale, non solo da parte dell'assessore alla sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola, rischiano di rimanere solo eventi di facciata se non si affrontano i problemi strutturali che affliggono la nostra sanità. Non ci interessa tanto discutere della qualità delle strutture inaugurate, quanto della loro effettiva capacità operativa. È inutile celebrare larrivo di nuovi ambulatori o mezzi mobili se poi manca il personale sanitario necessario a garantirne il funzionamento. Ci chiediamo dunque dove siano i medici, gli infermieri e gli altri professionisti necessari per assicurare una continuità del servizio. È una domanda che ci poniamo e che porremo all’assessore alla Sanità Angelo Gratarola.

Il problema è chiaro: senza personale adeguato, le nuove strutture e mezzi rischiano di rimanere inutilizzati o, peggio ancora, di essere sfruttati dalla sanità privata, alimentando una disparità che va a scapito delle cittadine e dei cittadini. Investire in infrastrutture senza pianificare un adeguato potenziamento delle risorse umane è una scelta miope, che non risponde alle esigenze della comunità e non garantisce quella salute di prossimità di cui tanto si parla.

Chiediamo con forza alla Giunta dimissionaria di fornire risposte concrete. Serve un piano operativo che includa lassunzione di personale sufficiente a garantire il funzionamento continuativo delle nuove strutture sanitarie. Solo così si può parlare realmente di un miglioramento del servizio sanitario per le cittadine e i cittadini delle aree interne, altrimenti si tratterà dell'ennesimo annuncio privo di sostanza.

È ora di mettere al centro la salute delle cittadine e dei cittadini liguri con scelte coraggiose e lungimiranti, che vadano oltre la semplice propaganda elettorale e rispondano ai bisogni reali del territorio».

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