L'evento

Santa Margherita, Anpi: presentazione on line del libro “Quel che abisso tace”

Romanzo storico della scrittrice Maura Maffei, basato sulla tragica e quasi sconosciuta vicenda della nave Arandora Star

Santa Margherita, Anpi: presentazione on line del libro “Quel che abisso tace”
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Sabato 15 maggio, alle ore 21, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Anpi Santa Margherita Ligure – Portofino andrà in onda la presentazione di “Quel che abisso tace”, romanzo storico della scrittrice Maura Maffei, basato sulla tragica e quasi sconosciuta vicenda della nave Arandora Star. Evento in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Santa Margherita Ligure.

“Quel che abisso tace”

Introduzione di Maria Grazia Barbagelata, presidente sezione Anpi Santa Margherita Ligure – Portofino. L’intervista a Maura Maffei è a cura di Marina Marchetti, membro del direttivo Anpi e direttrice della Biblioteca Comunale. “Quel che abisso tace” narra la vicenda tragica dei 446 italiani civili, emigrati in Gran Bretagna che annegarono nell’Oceano Atlantico, tutti e per tanti motivi trascurati dalla storia. In essi “rivivono anche la follia della dittatura fascista e le sue tragiche conseguenze”, come si legge nelle prime pagine”.

“L’Arandora Star era una nave da crociera britannica; convertita come mezzo di trasporto per internati durante la Seconda guerra mondiale, il 2 luglio del 1940 venne affondata da un siluro proveniente da un sommergibile tedesco a nord-ovest delle coste irlandesi. La nave, sovraccarica, era diretta verso il Canada e trasportava principalmente italiani residenti in Gran Bretagna.Il 10 giugno del 1940, quando Benito Mussolini entrò in guerra con il famoso discorso di piazza Venezia, la radicata comunità italiana in Gran Bretagna si ritrovò improvvisamente ad essere considerata un gruppo di “estranei pericolosi”. Uno shock non indifferente per gli italiani residenti nel Regno Unito da generazioni, emigrati oltre Manica sin dalla metà dell’Ottocento per scappare dalla miseria in cerca di fortuna e lavoro.Molti di loro furono deportati o imprigionati mentre altri riuscirono a scappare in Italia. Nella confusione delle deportazioni e arresti, la maggior parte degli italiani coinvolti furono semplici commercianti, operai, ristoratori, camerieri e altri lavoratori che non erano necessariamente legati ad alcuna attività politica del governo fascista”.

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