Sciopero dei lavorati Hi-Lex a Chiavari, la replica dell'azienda
«L'atteggiamento delle organizzazioni sindacali è incomprensibile, in stabilimento aria condizionata a 26 gradi per 10 ore al giorno»

I lavoratori della Hi-Lex Chiavari nella giornata di ieri, giovedì 20 e oggi venerdì 21 luglio i lavoratori hanno scioperato perché l'azienda si è rifiutata di prorogare l'accensione dell'impianto di condizionamento di un'ora. La richiesta era stata avanzata dai lavoratori per combattere l'ondata di caldo sulla nostra penisola. La replica dell'azienda:«L'atteggiamento delle organizzazioni sindacali è incomprensibile, in stabilimento aria condizionata a 26 gradi per 10 ore al giorno».
La replica dell'azienda:
Attualmente, all'interno dello stabilimento, è in funzione un impianto di condizionamento e deumidificazione dell’aria di ultima generazione. Nelle ultime settimane, viste le precedenti richieste dei sindacati, la società ha più volte modificato l’orario di funzionamento e la temperatura, passando dall’accensione programmata dalle 10 alle 18 (impostata a 27 gradi) all’orario attuale che va dalle 9 alle 19 (con temperatura a 26 gradi).
Vengono utilizzati in aggiunta nuovi ventilatori da pavimento e pale a tetto a supporto dell'aria condizionata, che rimangono attivi anche fuori dalle fasce di funzionamento dell’impianto principale.
Il diniego a cui fa riferimento il comunicato della Fiom è legato a un’ulteriore richiesta di proroga di due ore del tempo di accensione dell’impianto nell'orario serale, fino alle ore 21. Una richiesta ritenuta ingiustificata che provocherebbe uno spreco inutile di energia ed emissioni immotivate, in piena antitesi con il processo di sostenibilità e di riduzione degli sprechi avviato. In ogni caso l’azienda, a fronte di tale domanda, si è resa disponibile a fare delle verifiche congiunte con loro, al fine di avere un riscontro oggettivo ed eventualmente considerare ulteriori cambiamenti nella pianificazione dell’accensione dell’aria condizionata, ma la proposta è stata inspiegabilmente rifiutata, da qui la decisione dell’azienda di mantenere gli attuali orari.
Vogliamo precisare che da un punto di vista normativo, l’unico riferimento è dato dall’INAIL che si limita a consigliare, nel periodo estivo, di mantenere la differenza tra temperatura interna ed esterna non superiore ai 7 gradi, soglia che in Hi-Lex viene ampiamente rispettata su tutti i turni di lavoro.
In azienda non si registrano disagi o malori e la direzione aziendale, come sempre, ha agito nel pieno interesse di tutti i lavoratori. Chi ci accusa di atteggiamenti vessatori in catena di montaggio lo fa solo a fini strumentali. Siamo aperti al dialogo e al confronto, ma non possiamo assecondare richieste pretestuose.