Segalerba: «Chiavari non è soggetta a sanzioni e non ospiterà il depuratore comprensoriale»
Le dichiarazioni del presidente del consiglio comunale

Il tema del depuratore continua a tenere banco a Chiavari con l’intervento del presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba (nella foto).
Le dichiarazioni di Segalerba
«A Chiavari è accaduto un fatto curioso: si è formato il campo larghissimo che va dalla Schlein alla Meloni, dal Partito Democratico al centrodestra, che ha approvato un nostro ordine del giorno senza accorgersi che il testo chiariva responsabilità e posizioni precise sulla vicenda del depuratore comprensoriale e oggi vorrebbero dire il contrario! Un esperimento politico unico su base nazionale - dichiara Segalerba -. Nel documento si ricorda infatti che il progetto originario del maxi-depuratore fu approvato dall’ex sindaco di Genova Doria, esponente del centrosinistra. Successivamente, fu l’amministrazione Levaggi a ridimensionarlo e a prevederne la collocazione al Lido. Le nostre amministrazioni, invece, hanno sempre sostenuto una soluzione diversa, quella di Preli pur dovendo sottostare alle delibere precedenti fino alla sentenza del Tar. Lo stesso ordine del giorno ricorda anche che, il 15 gennaio scorso, in qualità di sindaco metropolitano, ho convocato una riunione con tutti i sindaci del comprensorio per valutare alternative concrete, come la realizzazione di più piccoli impianti sul territorio. Questa proposta è stata poi trasmessa al gestore IREN per avviare i progetti. La sindaca Salis, oggi, sta semplicemente portando avanti quella linea, senza introdurre elementi nuovi. L’unica vera novità da quando si è insediata è stata il suo intervento presso IREN, che ha portato l’azienda a impugnare la sentenza relativa al depuratore. Se non lo avesse fatto, la sentenza sarebbe diventata definitiva. Vale anche la pena ricordare che l’ultimo consiglio metropolitano, convocato con un mese di ritardo rispetto alla richiesta urgente di sei consiglieri, è stato fissato in violazione dello statuto. I diritti li raccontano su TikTok ma non li mettono in atto. È importante chiarire che Chiavari non è soggetta a sanzioni e non ospiterà il depuratore comprensoriale. Il sindaco Messuti è stato molto chiaro su questo punto. E ricordiamolo: se avessero vinto Levaggi, Orecchia e Sandro Garibaldi, oggi al posto della piscina del Lido avremmo un depuratore di vallata per 11 comuni già costruito».