Sestri Città Aperta: «Laboratori Andersen, cronaca di un disastro annunciato»
L'affondo dell'associazione

«Laboratori Andersen, cronaca di un disastro annunciato»: arriva l’affondo dell’associazione Sestri Città Aperta.
Le parole di “Sestri Città Aperta”
«Per oltre dieci anni Sestri Levante ha ospitato i Laboratori Andersen, percorsi esperienziali dedicati a bambine e bambini delle scuole d'infanzia e primaria dei sei plessi scolastici della città. Otto ore di arte, dal teatro al disegno, dalla ceramica allo yoga, dalla musica alla vela, gratuite per studenti e scuole perché supportati dal Comune, che hanno permesso nel tempo di insegnare ai più piccoli il rispetto, la pace e la collaborazione in chiave ludica e artistica grazie all'apporto prezioso di docenti ed esperti esterni, supportati da progetti didatticamente integrati. Un percorso di sensibilizzazione all'arte che, come ci ha raccontato un insegnante, “ha sempre avuto la capacità di donare a bambine e bambini di Sestri Levante la bellezza delle discipline artistiche, ma anche i valori civili fondamentali di cui la nostra società ha oggi così bisogno”».
«Nel 2025 i Laboratori Andersen di fatto, e diversamente da quanto sostenuto tardivamente dall'attuale sindaco, non si sono quasi svolti, travolti da improvvisazione, ritardi e tagli sconsiderati. Prima dell'attuale amministrazione la raccolta di proposte provenienti dai vari maestri, esperti e artisti avveniva infatti già da settembre. C'era quindi tutto il tempo per proporre attività di alto livello educativo e culturale e di strutturarle nel modo più efficace e stimolante. E non a caso il Festival Andersen era animatissimo, con scuole e bambini sempre presenti fin dal primo giorno, in occasione della sfilata dei bimbi, quest'anno anch'essa tristemente disertata».
«Già nel 2024 la preparazione dei Laboratori era partita in forte ritardo e con una proposta di orari dimezzati: quattro ore e mezza, al posto delle canoniche otto. Un brutto segnale, che aveva portato noi di Sestri Città Aperta a porre le prime domande all'attuale sindaco, senza ottenere risposte. Ma la debacle di questo 2025 ha stupito tutti. “Il Festival Andersen assomiglia sempre più a un prodotto commerciale e si va perdendo la dimensione di ‘favola semplice’ alla quale era legato”, ci ha detto un’insegnante dispiaciuta, da noi intervistata. Quest'anno, infatti, il Comune si è attivato con ulteriore, pesantissimo, ritardo, chiedendo tramite bando proposte progettuali per la nuova edizione dei laboratori ben oltre dicembre, con contenuti e coperture economiche ritenute da molti irricevibili. “Credo che i risultati si vedano: quest'anno in via Lombardia hanno partecipato tre sezioni su tredici”, ci ha raccontato una mamma. E tante maestre, molte delle quali sono state da noi raggiunte direttamente, hanno scelto quindi di non aderire ai percorsi laboratoriali e al Festival in generale perché male organizzati, proposti in colpevole ritardo e con la netta sensazione di molti che “il lucro o chissà quale altro motivo lo abbiano snaturato, rendendolo sempre più un festival per gli adulti. La verità - continua una mamma - è che i bambini stanno diventando un fastidio ovunque vadano”».
«Sestri Città Aperta in primavera ha ripetutamente chiesto all'attuale sindaco perché i Laboratori Andersen non fossero stati correttamente organizzati e proposti alle scuole della città, nonostante lo storico apprezzamento e diversamente dalle dichiarazioni auto-assolutorie dell'attuale amministrazione. Di fronte all'assenza di risposte Sestri Città Aperta ha scelto di intervenire in prima persona, con presidi fuori dagli istituti scolastici, intervistando decine di insegnanti e genitori per chiedere loro il motivo di questo a quel punto ormai evidente fallimento. La risposta è stata forte e interessata, e il dispiacere era palpabile e diffusissimo. “É un peccato non dare l'occasione ai bimbi di partecipare attivamente a un evento di cui si pregia la città alla quale appartengo: è sempre stato un modo per farli sentire parte integrante di un momento importante per la comunità” ci dice una mamma, arrabbiata e delusa. “Spero che le decisioni future riconoscano il valore della celebrazione dell'infanzia e non solo della Baia”, continua».
«Noi di Sestri Città Aperta ci siamo chiesti, e abbiamo chiesto all'attuale sindaco, scontrandoci però costantemente con i suoi silenzi, se non sia importante per le bambine e i bambini della nostra città avere un'opportunità libera e gratuita di approcciarsi e toccare con mano la bellezza in modi creativi e originali. Se le cittadine e i cittadini di Sestri Levante, anche i più piccoli, non abbiano il diritto a vedersi riconosciuti spazi e opportunità di crescita, di coinvolgimento, di entusiasmo. Come ci ha detto una mamma con cui abbiamo parlato fuori da una scuola, “perdendo questi laboratori abbiamo perso gran parte dell'Andersen e del suo spirito, che dovrebbe essere quello di portare la favola e la creatività a ogni bambina e bambino che ne venga in contatto”».
«Quale visione di futuro può avere un'amministrazione che, oltre a perdere più di 50.000 € di finanziamenti pubblici del Ministero della Cultura classificandosi 57° su 58 proposte, come si è appreso negli ultimi giorni, riesce a sprecare in soli due anni quel patrimonio di sogni, speranze e sorrisi che per un decennio migliaia di studenti della città hanno portato in dote a uno dei più bei festival d'Italia dedicati all'infanzia?»