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Sestri, ecco perché il trimarano Muffolo non è più in Baia del Silenzio

"Niente più ormeggio in baia perché è un’attività di lucro, niente più attracco al pontile perché è vietato entrare in baia e ancor più attraccare al pontile"

Sestri, ecco perché il trimarano Muffolo non è più in Baia del Silenzio
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Il proprietario del trimarano della Baia del Silenzio "Muffolo", Simone Romano, affida ad un post su Facebook il racconto per spiegare perché da tempo il Silentbay Charter non è più attraccato a Levante:

"Oggi voglio raccontarvi una storia...è la storia del trimarano Muffolo, costruito da un padre e da un figlio con una tecnica innovativa. È un trescafi leggero ed ecologico che si muove con l’aiuto del vento, un elemento naturale che non richiede uso di carburante o di motori potenti!
Il trimarano ha cominciato a trasportare i suoi ospiti nel 2007, aggiungendo alla navigazione pura a vela qualche nuova proposta come l'aperitivo al tramonto, l'uscita sotto le stelle, escursioni solo ed esclusivamente nei dintorni Sestri, per incentivare la conoscenza del territorio locale altrettanto bello, ma meno conosciuto delle famose Cinque Terre.
In tempi lontani era già green e anche il suo conducente, Simone, è green, un abitante fisso del mare (Surf, kitesurf, foil, canoa…)
È così che Simone e Muffolo sono diventati Silentbay charter dando vita al connubio indissolubile tra un natante rispettoso dell’ambiente e la Baia del silenzio, perla da proteggere.
Tutto è filato liscio per 16 anni tra riconoscimenti importanti (Trip Advisor, Linea blu, Camper…) e apprezzamenti di clienti italiani e stranieri per una scelta pioniera, quella di andare a vela, proprio quando iniziava l’invasione di barche a motore superpotenti e irrispettose dell'ambiente.
Il trimarano apriva la stagione a maggio con il suo varo, infatti molti dicevano che, quando vedevano il trimarano in baia, l'estate era iniziata.
Adesso si vuole far chiudere un’attività il cui gestore non ha mai chiesto di allargarla, ha sempre svolto seriamente il suo lavoro senza guardare alle irregolarità commesse da altri, seguendo il motto” Vivi e lascia vivere”.
Adesso in un’era di strapotere, di lucro dilagante, di guerre a colpi di carte bollate e di invidia si vuole far sparire il trimarano.
Niente più ormeggio in baia perché è un’attività di lucro (fatemi il nome di un’attività in baia che non lucri), niente più attracco al pontile perché è vietato entrare in baia e ancor più attraccare al pontile.
Come se non bastasse, a seguito di una segnalazione, il povero trimarano ha ricevuto dalla capitaneria una sanzione salata.
Adesso il trimarano si chiede: “Ma allora è proprio vero: lavorare correttamente, onestamente, essere un vanto per Sestri (altrimenti perché il Comune avrebbe scelto il trimarano per la trasmissione su RAI 1 Camper?), valorizzare il territorio, lasciare un buon ricordo nei turisti non serve a niente?
Molto meglio convertirsi alla follia degli ultimi anni: moto d’acqua, velocità folli, ambiente sotto i piedi?
Che valori si trasmettono? Puniamo i virtuosi che non sono più di moda e avanti tutta con i filibustieri?
È andata meglio al brutto anatroccolo, che è diventato cigno.
Il trimarano, essendo già cigno, non può che suscitare invidia…
Vi ho raccontato questa storia così sapete come mai non vedrete più il trimarano in baia".

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