Sestri, premiato lo studio sulla frana di Villa Fontane
Grande la soddisfazione del Comune che a partire dal 2015 è intervenuto sulla frana
È notizia di pochi giorni fa il conferimento del riconoscimento come miglior pubblicazione AIGA 2022 (Associazione italiana di geologia applicata e ambientale) allo studio dei dati emersi dalla frana di Villa Fontane, conferito nel corso del convegno Protezione delle risorse idriche e del territorio: quale contributo per la società del terzo millennio" che si è svolto presso l'Auditorium dell'Energy center del Politecnico di Torino.
I vincitori
La Commissione ha premiato gli autori Giacomo Pepe, Giovanni Rizzi, Barbara Musante e Greta Viola per la pubblicazione dal titolo “Engineering geological investigation of the Fontane landslide (Eastern Liguria, Italy). Italian Journal of Engineering Geology and Environment -2021”.
Una grande soddisfazione anche per il Comune di Sestri Levante poiché la pubblicazione è incentrata su una descrizione dettagliata del modello geologico e dell’intervento sulla frana di Villa Fontane, che da diverso tempo soffre degli effetti del movimento della frana stessa e per la quale il Comune di Sestri Levante è intervenuto con tempestività e con un ampio progetto a partire dal 2015.
La frana
Infatti alla fine del 2014 si era notata una repentina accelerazione della frana, un cinematismo ben noto in letteratura geologica e soprattutto agli abitanti più anziani della frazione che ricordano - o hanno avuto notizia dai loro genitori - di eventi di dissesto già manifestati in passato.
Nel 2015 il Comune ha immediatamente attivato una serie di provvedimenti indirizzati alla protezione civile, quali monitoraggi attraverso sofisticate strumentazioni che trasmettono dati “in continuo” per rilevare lo stato di pericolosità e, se del caso, consentire l’attivazione di provvedimenti volti a preservare la sicurezza del luogo. Da subito ha coinvolto la popolazione residente che ha partecipato con i professionisti all’evoluzione degli interventi con confronti costanti.
Da allora, il Comune ha proceduto attraverso i propri uffici alla progettazione di successivi interventi, che hanno ottenuto finanziamenti anche da altri Enti, per la disciplina delle acque per mitigare il rischio conseguente all’evoluzione della frana.
In totale sono stati portati avanti interventi per un totale di 700 mila euro che hanno consentito di effettuare la canalizzazione delle acque piovane provenienti dagli edifici situati lungo il corso del rio, l'inserimento di pannelli drenanti sulla strada per Costa rossa e la realizzazione o il consolidamento degli argini e il ripristino, dove possibile, dell'alveo naturale a cielo aperto.
Nell'area sono inoltre presenti tuttora quattro postazioni di monitoraggio inclinometrico - piezometrico e un pluviometro, che consentono il costante monitoraggio della frana. Allo stesso tempo è stata presentata ai bandi PSR la progettazione di un nuovo lotto di lavori che prevedono una ulteriore integrazione al sistema di regimazione delle acque sia superficiale che subsuperficiale, per un investimento di 110 mila euro.
La prosecuzione dei monitoraggi e l’elaborazione dei dati disponibili – in particolare relativi alla stretta connessione tra le piogge e i movimenti del versante - ha consentito nel tempo di affinare la conoscenza del cinematismo franoso, circostanza che si è tradotta in un interesse scientifico anche da parte dell’Università di Genova.
La stretta collaborazione tra gli uffici comunali, i professionisti incaricati dei monitoraggi e il DISTAV (Dipartimento di scienze della Terra, dell’ambiente e della vita) ha permesso l’esecuzione di ulteriori indagini geognostiche che, attraverso analisi e studi tuttora in corso, permetteranno una migliore comprensione delle eventuali accelerazioni della frana.
Nonostante il periodo di relativa quiescenza, continuiamo a proseguire studi e ricerche orientati alla progettazione di ulteriori interventi e che hanno anche confermato la bontà di quanto portato avanti fino a ora, mantenendo grande attenzione alla cura del dissesto sul nostro territorio, a partire da una delle frane più rilevanti come quella di Villa Fontane.