“La recente soppressione del treno Frecciabianca 8623 rappresenta, come ho già denunciato ad agosto, un grave passo indietro per i pendolari e per tutti coloro che quotidianamente utilizzano il servizio ferroviario per motivi di lavoro, studio o necessità personali. Negli ultimi tempi, però, si sono aggiunti elementi di ulteriore preoccupazione, in particolare l’accordo raggiunto dalla Regione con Trenitalia e accolto con inspiegabile favore dal sindaco Messuti”. A parlare è Antonio Bertani, consigliere comunale del PD e segretario del Circolo PD di Chiavari, che continua:
“Fino a oggi, i viaggiatori abituali potevano usufruire di un abbonamento annuale con una spesa mensile di circa 73 euro e, grazie alla carta Tutto Treno, accedere ai treni Frecciabianca e Intercity per percorrere la medesima tratta indicata sull’abbonamento. Questo sistema garantiva un servizio accessibile e stabile per chi percorreva quotidianamente la tratta Chiavari–Genova Brignole/Piazza Principe, seppure a un costo superiore rispetto al semplice abbonamento regionale.
Quindi, con il nuovo accordo, la soppressione del Frecciabianca e il passaggio obbligato ai Frecciarossa, questo meccanismo viene completamente cancellato: non solo l’utente è ora costretto ad anticipare l’intero importo, ma non esiste più la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale per l’alta velocità. In termini concreti, il costo mensile passa dai 73 euro precedenti a 88 euro per la linea regionale o a 116 euro per la linea AV (100 euro per chi sceglierà l’abbonamento limitato ai soli giorni feriali), con aumenti che oscillano tra i 12 e i 27 euro al mese, ossia tra 140 e 330 euro all’anno, per un servizio identico o addirittura peggiorativo rispetto al passato.In questo quadro, il sindaco Messuti si limita a un comunicato nel quale dichiara “Il Comune di Chiavari riconosce positivamente il percorso e il clima di collaborazione instaurato tra Regione, Trenitalia e il comitato pendolari del levante ligure” e “necessario confermare le fermate AV a Chiavari dove già esistenti e inserirle dove attualmente non previste”, promettendo un generico dialogo con Regione Liguria, Trenitalia e altri enti istituzionali. Ci si chiede se davvero un sindaco possa accontentarsi di un simile livello di intervento di fronte a decisioni così penalizzanti per i pendolari chiavaresi, senza assumere iniziative concrete per contrastarle.
Come Partito Democratico di Chiavari, e grazie allo straordinario lavoro di battaglia portato avanti dal segretario regionale e consigliere regionale Davide Natale – conclude Bertani – saremo al fianco dei pendolari e dei loro rappresentanti per difendere un servizio essenziale, chiedendo con forza soluzioni concrete e non le solite promesse generiche. Presenterò quindi una mozione per discutere in aula del tema durante uno dei prossimi consigli comunali: è fondamentale portare questa questione al centro del dibattito e chiedere che il sindaco si faccia seriamente portavoce dei bisogni dei tanti cittadini penalizzati da questa scelta”.