Torna in Liguria, dopo quasi 200 anni, a Villa Durazzo, un albero di Citrus aurantium console

"La messa a dimora di questa particolare pianta racconta il passato ma rappresenta il futuro"

Torna in Liguria, dopo quasi 200 anni, a Villa Durazzo, un albero di Citrus aurantium console
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Dopo quasi 200 anni, torna in Liguria un albero di Citrus aurantium consolei, un tipo di arancio amaro-dolce a frutto incannellato o scannellato attualmente presente in Sicilia ma che, secondo le testimonianze storiche, ornava le coste liguri e la Toscana (lo si trovava nei giardini dei Medici).
Il ritorno della pianta lo si deve al lavoro del Comune di Santa Margherita Ligure e alla sua partecipata Progetto Santa Margherita che hanno commissionato un progetto per il restauro e il ripristino, a vari livelli, del parco di Villa Durazzo. Lo studio, commissionato da un raggruppamento temporaneo di professionisti il cui capogruppo è l’architetto e paesaggista Stefania Spina e finalizzato alla presentazione della domanda di un finanziamento su fondi del PNRR, ha permesso di individuare quelli che saranno gli interventi sul Parco, il Giardino all’Italiana, il Giardino segreto e l’Agrumeto.
Proprio nell’area dell’agrumeto si è deciso di iniziare con una serie di interventi propedeutici al percorso previsto dal progetto presentato.
Dichiarano il Sindaco Paolo Donadoni e l’Amministratore Unico della Progetto Santa Margherita Alberto Cappato: «Proseguono gli investimenti su Villa Durazzo, simbolo culturale, turistico, botanico di Santa Margherita Ligure. La messa a dimora di questa particolare pianta racconta il passato ma rappresenta il futuro: la speranza di vedere splendere com’era in origine l’agrumeto del parco e di poter effettuare tutti gli interventi previsti i quali, al di là dei finanziamenti che auspichiamo possano arrivare, è nostra intenzione portare a compimento».
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