Trasporti

Treni e bus, possibile eliminare i limiti di capienza. Lo studio dell'Università di Genova

Con la mascherina, il rischio di contagio è minimo. Assoutenti invierà la ricerca al Cts e al Governo

Treni e bus, possibile eliminare i limiti di capienza. Lo studio dell'Università di Genova
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Uno studio dell'Università di Genova conferma possibilità di eliminare limiti a capienza bus, metro e treni. Anche con mezzi pubblici pieni il rischio di contagio è minimo se i passeggeri indossano la mascherina. Assoutenti invierà la ricerca al Cts.

Lo studio dell'Università di Genova

Bus, metro e treni possono viaggiare senza alcun limite alla capienza massima delle vetture, e il rischio di contagio Covid tra passeggeri è irrisorio se tutti i viaggiatori indossano la mascherina, anche solo quella chirurgica. E’ il risultato di uno studio condotto dall’Università di Genova che, di fatto, boccia le riduzioni al numero di passeggeri sui mezzi pubblici imposti dalle norme anti-Covid. Studio che ora viene inviato da Assoutenti al Comitato Tecnico-Scientifico e ai Ministri dei Traporti e della Salute allo scopo di modificare le disposizioni oggi in vigore in tema di trasporti pubblici.

Con la mascherina, il rischio di contagio è minimo

“La ricerca dell’Università di Genova conferma come ad oggi non ci sia alcun valido motivo sanitario per far viaggiare i mezzi pubblici a capienza ridotta – afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Lo studio ha accertato infatti come il rischio di contrarre il Covid a bordo di un bus dove viaggia un positivo sia estremamente basso se tutti i viaggiatori indossano la mascherina, anche solo quella chirurgica, e che i mezzi di trasporto pubblici sono sicuri, a prescindere dal coefficiente di riempimento, se si rispetta l’obbligo di indossare la mascherina”.

La richiesta di Assoutenti

“Invieremo oggi la ricerca al Cts e ai Ministri dei trasporti e della salute affinché si attivino da subito per eliminare gli inutili limiti alla capienza massima di bus, metro e tram, garantendo controlli e misure di sicurezza a bordo delle vetture e presso le stazioni. Limiti che creano il caos nel settore dei trasporti e potrebbero avere ripercussioni negative in vista della stagione estiva, impedendo a milioni di italiani di raggiungere le località turistiche del nostro paese” –  conclude Truzzi.

La precisazione dell'Università

In una nota l'Università di Genova specifica la ricerca:

"Lo studio effettuato dall’Università degli Studi di Genova è stato svolto con preciso riferimento al caso dell’autobus urbano, caratterizzato dai seguenti aspetti:
percorrenza a bassa velocità (media 15-17 km/h) che consente l’apertura di un numero elevato di finestrini (vasistas) senza pregiudicare il benessere dei passeggeri
frequenti fermate (con apertura e chiusura porte che favoriscono ulteriormente il ricambio aria)
sistema di ventilazione (condizionamento) attivo a regime di funzionamento elevato
I risultati ottenuti e pubblicati devono pertanto essere riferiti esclusivamente a tale situazione specifica.
L’estensione di quanto emerso dallo studio ad altre situazioni e mezzi di trasporto non è possibile senza un’analoga attività di ricerca mirata".

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