Tra abbandono, storia e presenze: i ricercatori del mistero alla colonia Devoto
L'8 e il 9 ottobre sarà registrato un documentario : "Non si sa mai che qualcuno, vedendo il nostro video-racconto, si decida a rendere giustizia a questo edificio che merita ben altro destino"
Tra abbandono, storia e mistero: i ricercatori del mistero alla colonia Devoto
Fondata nel 1930
La storia non si incarna solo in maestosi castelli ed eleganti palazzi. La storia ammanta ogni metro quadrato di un determinato luogo e così anche quegli edifici che oggi parrebbero non avere più nulla da dire. E’ il caso della colonia “Antonio Devoto”, collocata tra i boschi del monte Zatta, nel Comune di Mezzanego, Genova. Fondata nel 1930, venne inizialmente impiegata come colonia estiva per accogliere giovanissimi provenienti da famiglie indigenti. Dopo aver ricoperto una funzione poco chiara negli anni ’60 (qualcuno parla di un centro di recupero per tossicodipendenti) la colonia andò incontro all’abbandono. Nel corso degli anni, il suo aspetto oggi inquietante ha contribuito alla nascita di leggende, al diffondersi di storie raccapriccianti e spaventose.
Insomma, un luogo intriso di storia e mistero, proprio come piace ai ricercatori dell’associazione HMR, History and Mistery Research: appunto, storia e mistero. Gli studiosi, con sede a Piacenza, saranno a Devoto l’8 e il 9 ottobre per girare un documentario sulla colonia e sulla sua storia. Cercheranno poi di capire se le leggende che ammantano l’edificio abbiano o meno un fondo di verità: nel corso degli anni si è raccontato di voci, ombre, strane presenze, da cosa nascono questi aneddoti?
Non chiamateli ghost hunters
“Noi non siamo ghost hunters – spiega il presidente Marcello Chichinato – noi siamo ricercatori appassionati di storia, in particolare affezionati al lato misterioso della storia. Per questo motivo, dopo aver girato il documentario durante il giorno, trascorreremo la notte all’interno della colonia per cercare di capire cosa possa creare le suggestioni che nel corso del tempo hanno legato racconti macabri all’edificio. Sia chiaro, noi non siamo creduloni e non amiamo la spettacolarizzazione: se una porta cigola sappiamo che nel 99% dei casi si tratta di una corrente d’aria. Però non si sa mai: come esistono suoni udibili solo a determinate specie animali e non agli esseri umani, non è da escludere che in natura esistano altri fenomeni a noi irraggiungibili e quindi sconosciuti”.
Il documentario, a cura del videomaker Daniele Grilli, sarà pubblicato sui canali social dell’associazione e mostrato durante convegni e conferenze:
“Non si sa mai che qualcuno, vedendo il nostro video-racconto, si decida a rendere giustizia a questo edificio che merita ben altro destino. La nostra speranza è sempre quella: che la nostra passione possa contribuire a promuovere il nostro territorio”, conclude Chichinato.