Turismo, la riscossa dell’entroterra

La regione ha stanziato 570mila euro, destinati alle imprese che operano nel settore turistico

Turismo, la riscossa dell’entroterra
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Il coronavirus oltre a terribili ripercussioni economiche e sociali, ha portato con sé anche qualcosa di buono per quanto riguarda i piccoli paesi dell’entroterra. Le persone hanno riscoperto la voglia di conoscere i luoghi vicino a casa, immersi nel verde e nel silenzio. La Val d’Aveto vive un momento felice per quanto riguarda il turismo, o almeno più felice degli altri anni.
«Ha cercato di diventare la montagna dei genovesi, puntando sugli impianti per lo sci alpino: obiettivo in parte raggiunto grazie ai tracciati da fondo, favoriti da un buon innevamento. Santo Stefano d’Aveto conta qualche antica casa di pietra e un discreto numero di seconde case. Perlopiù moderno, di conseguenza, l’aspetto dell’abitato, che è stato fregiato della Bandiera Arancione, il marchio di qualità ideato dal Touring Club Italiano per la valorizzazione turistica dell’entroterra. Il paese si trova ai piedi del monte Maggiorasca ed è dominato dai poderosi bastioni superstiti del castello dei Malaspina (secolI XIII-XVI), signori del borgo dal 1164 al 1495». Così il Touring Club ha descritto e consigliato la località di Santo Stefano.

Il Touring Club Italiano ha selezionato alcuni borghi in tutta Italia, "fiori all'occhiello" del nostro Paese, scelti tra le "bandiere arancioni" e certificati per le loro qualità turistiche e ambientali. Tra questi c’è appunto Santo Stefano d’Aveto che anche quest’anno ha ricevuto la sua certificazione. Ma la riscossa dell’entroterra e della riscoperta del turismo non finisce qui.
La giunta regionale ligure infatti ha stanziato contributi a fondo perduto, per un totale di 570mila euro, destinati alle imprese turistiche operanti nei comprensori sciistici di Santo Stefano d’Aveto e Monesi.
A commentare la notizia il consigliere regionale Domenico Cianci: «Il mio sincero ringraziamento al presidente Giovanni Toti per aver dato seguito all'impegno che ci eravamo presi nei mesi scorsi con gli amici di Santo Stefano. Nonostante un inverno nevoso come mai negli ultimi anni, le aziende hanno dovuto far fronte alla chiusura degli impianti, pagando un prezzo altissimo in termini economici ed occupazionali». Lo scorso inverno infatti la neve, come non mai, aveva imbiancato le cime della Valle, ma gli impianti erano rimasti chiusi per legge.
⛷ Le imprese interessate potranno scegliere in alternativa tra un contributo forfettario a fondo perduto pari a 3 mila euro oppure una percentuale del 60% della differenza positiva tra il fatturato e i corrispettivi del periodo compreso tra novembre 2018-aprile 2019 e novembre 2020-aprile 2021.

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