21 febbraio 2021-2022

Un anno dal crollo del cimitero: "Tanto è stato fatto, tanto ancora da fare"

Il Comitato Caligo su Camogli ringrazia tutti coloro che sono stati vicini alle famiglie e chiede risposte

Un anno dal crollo del cimitero:  "Tanto è stato fatto, tanto ancora da fare"
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22 febbraio 2021-22 febbraio 2022: è passato un anno dal crollo del cimitero di Camogli. A parlare oggi è il Comitato Caligo su Camogli.

La lettera del Comitato

Scrive il Comitato:

"E’ passato un anno dal crollo.

Il Comitato ha perseverato nel realizzare il proprio obiettivo primario: commemorare i Cari dispersi e ribadire che non si tratta di numeri o resti senza valore, ma dei nostri genitori, dei nostri nonni, zii, figli, fratelli e amici, che, per noi, sono importanti.

Il gruppo lavoro ha speso ogni energia nell’organizzazione delle ricorrenze per tenere sempre vivo il ricordo di quanto è accaduto e di ciò che è stato perso; l’opera di rinnovare la memoria ha costituito un gravoso impegno portato avanti a favore delle famiglie e della comunità perché si tratta di un patrimonio collettivo e, come tale, noi crediamo vada rispettato e tutelato.

Siamo grati della vicinanza che ci hanno dimostrato molte persone:

quelle direttamente coinvolte che hanno partecipato ai nostri eventi, alle attività e alla vita del comitato (anche a distanza e in un momento molto complesso a causa della pandemia);

quelle, che, pur non essendo direttamente coinvolte nella tragedia, hanno messo a disposizione le proprie risorse, professionalità, capacità ed esperienza per realizzare le nostre ricorrenze e per aiutarci nella gestione di problemi pratici non sempre di facile soluzione.

Pensiamo sia questa la sede e il momento per ringraziare le persone che, privatamente, con piccoli grandi gesti, hanno dimostrato la propria solidarietà alle famiglie contribuendo a mitigare il senso di solitudine che in certi momenti ha pervaso le vittime di un fatto che sembrava destinato a cadere nella disattenzione generale. Siamo fieri di aver avuto il privilegio, in quanto membri del Direttivo, di essere stati e di stare accanto a chi ha avuto bisogno di un conforto morale e/o di un aiuto materiale nella compilazione dei documenti e nel rapporto con gli uffici pubblici in occasione degli spostamenti delle salme e nella turbolenta fase dei primi riconoscimenti eseguiti senza gli esami del DNA.

Tanto è stato fatto, tanto ancora da fare. Tutto si riassume in due parole: ottenere risposte. Risposte sui verbali di riconoscimento dei primi ritrovati (richiesti e in larga misura non trasmessi). Risposte sugli esiti degli esami del DNA (di cui ignoriamo i tempi e le modalità di comunicazione dei medesimi a favore delle famiglie). Risposte sulla collocazione delle salme. Risposte sull’accesso nelle zone del Cimitero più esposte verso la frana. Risposte per chi non avrà più la possibilità di ricongiungersi ai propri Cari. Risposte che ad oggi non sono pervenute, ad oggi un sordo silenzio".

Il Comitato Caligo su Camogli

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