25 aprile, le celebrazioni a Carasco e Ne
Cerimonie istituzionali in forma limitata e sobria nei giorni dell'emergenza

Anche a Carasco e Ne, così come a Recco, si sono tenute sobrie celebrazioni per i 75 anni della Liberazione dal nazifascismo, nel rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza sanitaria in corso.
25 aprile, le celebrazioni a Carasco e Ne
A Carasco oggi «l'Amministrazione comunale è voluta essere presente in numero contenuto, nel rispetto delle disposizioni governative sull'emergenza, per ricordare e onorare i Caduti della Seconda Guerra Mondiale con corone e mazzi di fiore da deporre ai cippi dei Partigiani Montanaro Disma (Vendetta), Fortunato Acquario (Ercole) e Bartolomeo Devoto (Siberia), morti per la libertà», scrive il Sindaco Massimo Casaretto, che coglie l'occasione «per ricordare a tutti di mantenere le distanze di sicurezza e rispettare le norme dei DPCM e le ordinanze sindacali. Rimanendo a casa raggiungeremo insieme l'obiettivo di sconfiggere questo virus e di riconquistare la libertà che momentaneamente ci è stata tolta, anche se siamo coscienti che purtropo ci cambierà il modo di vivere».







Analoga celebrazione anche a Ne, con l'omaggio ai caduti per la patria che si è svolto questa mattina alle ore 10, di fronte al monumento antistante il Palazzo Comunale, alla presenza del Sindaco Francesca Garibaldi, degli Assessori Maria Stella Mignone e Fabrizio Podestà, dell’Agente della Polizia Locale di Ne Enrico Pichetto e dell’Alpino Carlo Garibaldi. Le note dell’Inno di Mameli hanno accompagnato questa breve cerimonia in onore di chi 75 anni fa ha sacrificato la propria vita per donarci la libertà.



