"Sono Nada, ho 24 anni e li avrò per sempre. Sono morta a pochi metri da qui, sono stata massacrata. Sono morta sola, senza una parola, senza conforto. Chiavari silenziosa, tu che sai, tu ci hai visto, hai sentito. Non lasciarmi sola anche tu, rendimi giustizia": sono solo alcune delle parole inserite che Silvia Cella, ha dedicato la cugina Nada Cella. Oggi un mazzo di fiori in via Marsala a Chiavari è stato appoggiato per terra, a pochi passi da dove, 29 anni fa, quel maledetto 6 maggio 1996, è stata uccisa la giovane.
I fiori in ricordo di Nada
Aveva 24 anni, Nada, ed era nel pieno della sua vita. Oggi, 29 anni fa, la sua vita si è fermata. Per sempre. Oggi, da 29 anni, la sua famiglia ricerca la verità. Come è noto, è in corso il processo in Tribunale a Genova, riaperto dopo anni, che chiede una volta per tutte giustizia.
"Pur rinnovando il dolore della perdita di Nada non posso evitare di ricordare ai chiavaresi che 29 anni fa qui è stata massacrata una ragazza - ha ricordato Silvia Cella -. Esprimo la mia grande stima per la Procura e per tutti coloro che hanno lavorato senza sosta , senza riposo, senza domeniche perché si arrivasse ad un processo. Un grande riconoscimento va naturalmente ad Antonella Delfino Pesce (la criminologa che ha fatto riaprire il caso, ndr). Menzione speciale per Irene che confezionando questo meraviglioso mazzo di fiori ha detto: 'L'ho fatto come era Nada'".
