Zoagli

86mila euro di debiti fuori bilancio approvati in consiglio

L'assessore al Bilancio di Zoagli: «Incarichi alla follia ma che furono approvati dalla precedente giunta e conclusi: non possiamo non pagare di fronte un contratto e un incarico eseguito». La minoranza abbandona l'aula

86mila euro di debiti fuori bilancio approvati in consiglio
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A Zoagli 86.000 euro di debiti fuori bilancio. Questa la cifra votata in consiglio comunale lunedì sera 28 dicembre, l’ultimo di questo anno, in diretta Facebook ancora visibile sulla pagina del Comune.

86mila euro di debiti fuori bilancio approvati in consiglio

Al momento del voto di questo riconoscimento, punto numero 3 dell’ordine del giorno, la minoranza è uscita: Giangiacomo Solari capogruppo di "Zoagli nel cuore", insieme a Mirko Mussi ma anche Luigi Fortunati di "Zoagli per tutti", hanno abbandonato l’aula. «Ringrazio i colleghi per aver aderito alla mia iniziativa – spiega il consigliere Mussi - ho voluto dare un segnale, un segno tangibile di disaccordo verso questo provvedimento, un messaggio e scelta politico». Il debito fuori bilancio ereditato dalla giunta Rocca ammonta a 86.000 euro e di questi circa 18.000 sono parcelle di professionisti incaricati dal Comune, di circa 6000 l’una, ancora da pagare. Riguardano il progetto di sdemanializzazione della piazza XXVII Dicembre; la causa indetta da un legale contro Nima Immobiliare per l’ex Hotel Le Palme (lo svincolo per poter realizzare unità abitative) e quella portata avanti per tutti i gradi di giudizio sino alla perdita, voluta con tenacia dall’ex sindaco contro il Comune di Rapallo, dal quale pretendeva quasi 300.000 euro per il trasporto scolastico. «Avrei indagato su queste fatture - dice Mussi - prima di liquidarle».

Di tutt’altro avviso l’assessore al Bilancio Rita Coli che nell’esposizione di ieri sera ha sottolineato come con questo voto gli stessi impegni di spesa della vecchia giunta verranno segnalati direttamente alla Corte dei Conti: «Incarichi alla follia - ribadisce oggi Coli - ma che tuttavia furono approvati: un lavoro affidato a professionisti dal Comune di allora – chiude l’assessore - che noi oggi non possiamo non pagare. Si tratta di circa 18.000 euro, incarichi effettivamente portati a compimento, sebbene folli, che però, non possiamo ignorare. Valuterà la Corte dei Conti le decisioni prese, ma noi non possiamo non pagare di fronte un contratto e un incarico eseguito».

Critico anche il Sindaco De Ponti: «Non comprendo la scelta di uscire al momento del voto - afferma il primo cittadino - la minoranza avrebbe dovuto uscire subito senza partecipare al dibattito in quanto se si partecipa significa che si è interessati. Avrebbero dovuto semplicemente astenersi dal voto».

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