A Pieve Ligure chiudono negozi, l'appello: "Salviamoli"

Carla Scarsi consigliere d'opposizione propone una soluzione

A Pieve Ligure chiudono negozi, l'appello: "Salviamoli"
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Pieve Ligure, c'è emergenza negozi, a confermarlo Carla Scarsi, consigliere d'opposizione. A Pieve Alto ha chiuso il panificio,e la situazione è preoccupante.

Non c'è interesse ad affrontare la questione, afferma la Scarsi

«Molti titolari si stanno avvicinando all'età della pensione, e non ci sono al momento ricambi – afferma la Scarsi - inoltre non c'è un interesse dimostrato dall'amministrazione ad affrontare la questione come problema sociale». Se chiudono i negozi di Pieve Alta, la struttura sociale rischio di crollare come un castello di carte. «Ad esempio a Pieve Bassa, in piazzetta, chiuso il macellaio anni fa, chiuso il tabacchino, chiuso gli alimentari – continua la Scarsi - rimane un bar, ma solo perché in mezzo fra posta e banca, altrimenti avrebbe già cessato l'attività».

Una possibile soluzione c'è

La Scarsi indica una possibile soluzione: «Quando l'amministrazione comunale fa una gara per la mensa scolastica, ovviamente bisogna andare al ribasso, ma altri Comuni trovano il modo per incastrare le esigenze dei negozi locali con i fabbisogni scolastici, che non sono poca roba, se metti la mensa della scuola assieme al centro estivo ottieni un incarico annuale che garantisce introiti spalmati sui dodici mesi».  Non sarà la panacea di tutti i mali, ma per le attività locali può rappresentare una boccata d’ossigeno.

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