A Recco attiva la nuova Casa di Comunità dell'Asl 3
Punto di riferimento sociosanitario per gli utenti del Golfo Paradiso, che comprende anche Camogli, Uscio, Avegno, Bogliasco, Pieve Ligure e Sori, con un bacino stimato di oltre 30mila utenti

Si aggiunge un ulteriore tassello alla mappa delle Casa di Comunità Asl 3. Dopo Voltri e Struppa, è la volta di Recco, punto di riferimento sociosanitario per gli utenti del Golfo Paradiso, che comprende anche i Comuni di Camogli, Uscio, Avegno, Bogliasco, Pieve Ligure e Sori, con un bacino stimato di oltre 30mila utenti.
Punto di riferimento sociosanitario per gli utenti del Golfo Paradiso, che comprende anche Camogli, Uscio, Avegno, Bogliasco, Pieve Ligure e Sori, con un bacino stimato di oltre 30mila utenti
“Con la nuova Casa di Comunità di Recco - dichiara Marco Bucci, presidente di Regione Liguria- mettiamo a disposizione dei cittadini un presidio fondamentale per rafforzare l’assistenza sanitaria sul territorio. Questo intervento si inserisce pienamente nell’obiettivo che guida l’azione della Regione Liguria e delle Asl: garantire servizi capillari, efficienti e sempre più vicini alle persone. Le Case di Comunità rappresentano un pilastro della sanità del futuro, un punto di riferimento che semplifica l’accesso alle cure e promuove una presa in carico integrata dei pazienti. Quella di Recco offre una vasta gamma di ambulatori specialistici e servizi sociosanitari in una struttura moderna e completamente riqualificata: un passo concreto per migliorare la qualità della vita e la salute dei cittadini liguri.”
“Con l’inaugurazione della Casa di Comunità di Recco – dichiara Massimo Nicolò, assessore alla Sanità di Regione Liguria - si compie un passo fondamentale nel percorso di rafforzamento della sanità territoriale previsto dal PNRR. Questa nuova struttura, moderna, accessibile e pienamente integrata con il tessuto sociale locale, rappresenta un modello virtuoso di assistenza di prossimità: multidisciplinare, tecnologicamente avanzata e incentrata sulla presa in carico globale della persona. Ricordo anche che dal mese di luglio avremo la presenza nelle case di comunità dei medici di medicina generale che dedicheranno ore all’interno delle case di comunità stesse, proporzionalmente al numero dei pazienti assistiti, così come previsto dalla normativa nazionale per garantire la continuità assistenziale. È una risposta concreta e tangibile alle esigenze dei cittadini del Golfo Paradiso e un esempio perfetto di come i fondi europei possano tradursi in opere reali e durature. Ringrazio Asl 3 per la capacità progettuale e il Comune di Recco per la collaborazione istituzionale che ha reso possibile questo risultato. La sanità ligure si conferma ancora una volta capace di innovare e costruire reti territoriali sempre più forti ed efficaci”.
La nuova realtà è frutto della ristrutturazione di un edificio degli anni ’30 con fondi Pnrr che ha portato alla definizione dell’attuale assetto ovvero di una Casa della Comunità “diffusa” che si compone di due strutture attigue: la nuova sede di Via Pisa 55 ristrutturata e il preesistente Palazzo della Salute di via Bianchi 1 (ex Ospedale Sant’Antonio).
All’interno della nuova Casa di Comunità, già aperta agli utenti dal 9 giugno, sono presenti: l’Accoglienza (Punto Unico di Accesso), che prevede la presenza di personale infermieristico e, nell’ottica dell’integrazione sociosanitaria, anche di un assistente sociale del Comune di Recco per una presa in carico dell’utente completa; ambulatori specialistici; vaccinazioni; pediatra; centro salute mentale; consultorio e centro disturbi cognitivi e demenze; guardia medica. Tutte attività che si integrano con la struttura preesistente dell’ex ospedale Sant’Antonio e che si trova a meno di centro metri di distanza e dove sono presenti ambulatori specialistici, ambulatorio infermieristico, CUP, anagrafe sanitaria, radiologia, 118 (per l’elenco completo di tutte le attività vedi scheda tecnica di approfondimento delle due strutture) e dove è presente anche l’ambulatorio multimediale delle cronicità, attrezzato con POCT (Point Of Care Testing) per le analisi del sangue con refertazione in tempo reale, elettrocardiografo digitale (ECG) e spirometria con telerefertazione, dermatoscopio digitale, postazione di teleconsulto con gli specialisti Asl 3.
“Si tratta - spiega Luigi Carlo Bottaro, direttore generale di Asl 3 – di una importante operazione che mette a disposizione della popolazione del Golfo Paradiso e non solo un’offerta ampia e completa di servizi. Come già previsto nelle Case di Comunità Asl3 di Voltri e Struppa anche qui è presente l’integrazione di tecnologia, multi-professionalità, multidisciplinarietà e degli aspetti di assistenza sociale. Tutto ciò al fine di permettere una corretta gestione delle malattie croniche e delle fasce fragili. Nell’attività di ristrutturazione edilizia abbiamo anche contemplato l’aspetto della sostenibilità posizionando sul tetto dell’edificio 33 pannelli fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno energetico restituendo alla popolazione una realtà “green”. Con l’occasione desidero ringraziare, oltre a Regione Liguria e in particolare l’assessore Nicolò per il supporto, il Sindaco di Recco Carlo Gandolfo per la fattiva e fruttuosa collaborazione che ci ha portato oggi a presentare una nuova struttura che si integra perfettamente con la realtà già esistente dell’ex Ospedale Sant’Antonio”.
“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in sinergia con Asl 3 – dichiara Carlo Gandolfo, sindaco di Recco - che, grazie ai fondi del Pnrr, ha permesso il recupero e la riqualificazione dell'immobile di via Pisa, da anni in stato di abbandono. Questo intervento consente un significativo incremento dei servizi offerti alla popolazione, non solo di Recco ma dell'intero Golfo Paradiso. La disponibilità di questi spazi renderà possibile l'avvio del Pua (Punto Unico di Accesso), un'iniziativa già prevista nel piano socio-sanitario che rappresenta un cambio di passo epocale per l'assistenza ai soggetti più fragili. Finalmente si concretizza l'integrazione tra servizi sociali e sanitari, un obiettivo a lungo teorizzato ma mai pienamente realizzato. Il Pua, integrato con l’ambulatorio multimediale, già inaugurato all'interno della ex struttura ospedaliera, garantirà una presa in carico a 360 gradi della popolazione più vulnerabile”.