Cronaca

Abbattuto un pino marittimo, perdono la vita due aironi cenerini

Il taglio del maestoso albero, posto tra il Parco Casale e i binari della ferrovia, è stato eseguito nella notte a cavallo tra martedì e mercoledì scorsi, nella fascia oraria in cui non circolano convogli

Abbattuto un pino marittimo, perdono la vita due aironi cenerini
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Rabbia e indignazione a Rapallo dopo l’abbattimento di un pino marittimo a seguito del quale due aironi cenerini hanno perso la vita, mentre un terzo esemplare è stato individuato ancora agonizzante dai Carabinieri Forestali di Rapallo, soccorso e poi trasportato al Centro Recupero Animali Selvatici di Genova Campomorone.

Il taglio del maestoso albero, posto tra il Parco Casale e i binari della ferrovia, è stato eseguito nella notte a cavallo tra martedì e mercoledì scorsi, nella fascia oraria in cui non circolano convogli

Il taglio del maestoso albero, posto tra il Parco Casale e i binari della ferrovia, è stato eseguito nella notte a cavallo tra martedì e mercoledì scorsi, nella fascia oraria in cui non circolano convogli.

All’indomani però la drammatica scoperta del primo airone, rimasto letteralmente schiacciato tra la chioma del pino marittimo su cui aveva nidificato e la recinzione di confine della linea ferroviaria e di un secondo, ancora pulcino. Immagini che hanno fatto immediatamente il giro dei social network, accompagnati da messaggi di biasimo e dalla ricerca di un responsabile. I fronti di critica sono i più disparati: c’è chi va alla radice contestando la necessità di abbattere una pianta d’alto fusto in buone condizioni di salute e che i più ritengono potesse essere messa in sicurezza in altro modo; c’è chi si indigna per la mancata ispezione della chioma che avrebbe permesso alla ditta incaricata di accorgersi del nido e degli aironi, la cui presenza sulla sommità dell’albero durante le operazioni era peraltro già stata documentata fotograficamente da alcuni residenti che avevano anche avvertito gli operai incaricati dell’abbattimento.

Tutto ha origine da una richiesta protocollata da RFI al Comune di Rapallo lo scorso 16 gennaio in cui il gestore della rete ferroviaria paventava il possibile “pregiudizio alla sicurezza della circolazione, in caso di caduta”. RFI, in una ulteriore missiva inviata lo scorso 9 maggio, citava come esempio - per avvalorare la situazione di rischio - il crollo avvenuto a fine aprile ai giardini Partigiani: “dovendo tutelare il fine primario della sicurezza dell’esercizio ferroviario si ritiene necessario il taglio del pino marittimo sito nel Parco del Casale di Rapallo” - si legge nella nota di RFI in cui si richiama - “l’attenzione sulle gravi responsabilità, anche penali, che ricadrebbero su codesto Ente in caso di inadempienza al presente invito”.

Ne segue un’ordinanza sindacale (la n°15 del 16/05/2024) in cui il primo cittadino demanda l’operazione alla stessa società ferroviaria visto che “la Civica Amministrazione - si legge nel documento - non ha al momento personale o ditte incaricate per eseguite tale abbattimento urgente e la Società RFI invece ha comunicato la piena disponibilità ad eseguire immediatamente il taglio del pino marittimo”.

Sulla vicenda indagano i militari del nucleo forestale che, trattandosi di specie faunistica protetta, dovranno individuare eventuali lacune o responsabilità nelle procedure adottate. Il caso è stato segnalato da Andrea Carannante ed alcuni cittadini anche alla Lipu che sta raccogliendo testimonianze e provvederà a sporgere denuncia sull’accaduto.

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