Ad uccidere Massimo Bernardello potrebbero essere stati gli antidolorifici
Il 36 enne ritrovato morto in casa propria a Carasco forse vittima dell'impropria assunzione di farmaci analgesici: è una delle ipotesi dei carabinieri, in attesa dei risultati degli esami autoptici
In attesa dell'autopsia, una delle ipotesi sull'improvviso decesso di Massimo Bernardello guarda con sospetto ai farmaci antidolorifici che l'uomo stava assumendo senza supervisione medica.
Trovato morto in casa a 36 anni, si attendono i risultati dell'autopsia
L'ipotesi investigativa sulla morte di Massimo Bernardello, ad autopsia ancora da effettuarsi, è stata rilanciata stamane sulle pagine del Secolo XIX. L'uomo, di soli 36 anni, è stato ritrovato in casa propria a Carasco privo di vita: esclusa la matrice violenta si è subito pensato a cause "naturali", un malore fatale, ma cosa può aver così improvvisamente ucciso un uomo tanto giovane? Forse gli antidolorifici che stava assumendo, riferiscono i carabinieri, senza che fosse seguito da una prescrizione e monitoraggio medici. Bernardello lamentava infatti da tempo dolori alla schiena, ed aveva preso ad assumere tali farmaci, ritrovati nell'abitazione: si resta comunque, almeno sino agli esiti autoptici - nel puro reame delle ipotesi.
Gli investigatori, nell'escludere qualsivoglia aggressione, sono anche tornati a sottolineare come la morte di uno dei quattro cani di Bernardello, anch'esso rinvenuto morto sulla scena, non sia in alcun modo da ritenersi collegata a quella dell'uomo. Il 36enne era assai noto nel territorio per la sua lunga esperienza di attività, sia come volontario che come dipendente professionista, nelle pubbliche assistenze, prima alla Croce Rossa di Cogorno e poi alla Verde di Sestri Levante.