Addio Emilia, la centenaria di Temossi

Si è spenta nel sonno, nella mattinata di venerdì 20 aprile, come sempre aveva voluto, serenamente nella sua casa sulla piazza di Temossi.

Addio Emilia, la centenaria di Temossi

Ad accorgersene la figlia che nonostante risieda con la famiglia a Uscio, non voleva mai lasciare sola la mamma. A pensare che solo pochi mesi fa, ad ottobre, aveva festeggiato il primo secolo di vita. Una giornata indimenticabile, a Temossi all’interno del circolo ricreativo dove era stata imbandita la tavola. Da fuori veniva il profumo dell’asado mentre cuoceva e delle castagne croccanti. Poi tutti a coccolare Emilia Segantini ed i suoi cento anni che non sentiva affatto. In grado di vivere in casa da sola anche se l’amata figlia Maria Rosa era sempre piena di premure. Stava con lei parecchi giorni della settimana e l'accompagnava con la macchina a fare spese nel Tigullio.

All’Emilia infatti piaceva uscire, camminare con le sue gambe e persino fare colazione al bar. Del resto era una vecchia genovese dalla tempra dura, nata a Genova in vico Dritto Pontexello nel cuore del centro storico. Poi aveva sposato il marito durante la seconda Guerra Mondiale e prima di ricongiungersi avevano dovuto attendere la fine del conflitto bellico in quanto il marito era stato fatto fatto prigioniero in Africa dagli angloamericani. Per decenni era stata dietro il banco di una pescheria in piazza Scio, alla Foce, all’interno di uno dei mercati più popolari di Genova. Durante ll pranzo era balzata in piedi al momento di spegnere la candelina sulla torta.

Parlava volentieri dei suoi tanti hobby, primo tra tutti, una passione travolgente per la Sampdoria e un’innata simpatia per il conduttore televisivo Gerry Scotti che seguiva spesso indovinando le diverse domande che proponeva nei quiz. Insomma una lunga bella vita nella quale ha sempre potuto contare sull’affetto della famiglia. Serena è stata persino la morte, senza dolore, senza ospedali, nel letto di casa, da dove è volata in cielo.