«Aderire al progetto Sprar è stata la scelta migliore»

Il bilancio, dopo gli incontri, del sindaco Enrica Sommariva

«Aderire al progetto Sprar è stata la scelta migliore»
Pubblicato:
Aggiornato:

Terminati gli incontri con la popolazione l’amministrazione traccia un bilancio di quanto emerso in merito agli Spar.
«Ci siamo chiesti se sono stati utili gli incontri  – afferma il sindaco Enrica Sommariva – e la risposta è stata sì. Dobbiamo ringraziare chi ha partecipato e ci ha messo la faccia. Il confronto è sempre utile per ascoltare chi la pensa come te, chi vuole capire e anche chi resta nella propria posizione».

«Aderire al progetto Sprar è stata la scelta migliore»

Il comune ha predisposto gli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e ha attuato una serie di cinqe incontri con la popolazione. «Abbiamo ritenuto che la scelta degli Sprar sia da amministratore responsabile e quella più garante della sicurezza». Dagli incontri è anche emerso che «È stata la scelta meno peggiore e che non potevamo permetterci un Cas (Centro accoglienza straordinaria) viste le caratteristiche che ha». La metodologia degli incontri continuerà sia con aggiornamenti su quanto riguarda gli Spar (l’arrivo del primo gruppo di dieci migranti è previsto per metà settembre) che su elatri argomenti, a partire dalla spazzatura dalla seconda metà di aprile. «Gli incontri saranno sempre decentrati per permettere alle persone di partecipare andando incontro sul territorio». Una metodologia già sparimentata su altre tre questioni che hanno visto incontri itineranti sul territorio: Puc, spazzatura e Protezione Civile. «Uno degli altri argomenti che verrà pprofondito sarà quello dei servizi sociali», aggiunge il primo cittadino.

«Gli incontri sullo Sprar sono stati utili per sfatare alcuni luoghi comuni e la disinformazione offrendo informazioni precise e documentazione puntuale – prosegue Sommariva –. Inoltre ci hanno permesso di motivare le nostre scelte, partendo dal contesto normativo generale, che vale per tutti, fino a quello locale». Inoltre sono stati fornite le differenze tra i due modelli di accolgienza (Sprar e Cas): «che tutti i comuni sono chiamati ad assolvere». Inoltre è stato illustrato l’iter della scelta e del progetto.
Agli incontri presenti altre voci: la scuola con il Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) ed educatori che hanno parlato della loro esperienza, la Carisa, i Sindacati e la Diocesi.
«Ci siamo resi conto – approfondisce il sindaco  – che le persone hanno paura e uno dei temi che abbiamo affrontato è stato quello della sicurezza, per questo abbiamo spoiegato che la scelta dello Sprar ci dà maggiore garanzia in quell’ambito. Inoltre è stato chiesto di aumentare la presenza di forze dell’ordine in generale in tutto il territorio, non solo nel nostro comune».
Sui soldi utilizzati, che non sono comunali, l’amministrazione ha spiegato che con gli Sprar sono spesi bene  perché c’è un controllo pubblico e quindi una maggiore garanzia di trasparenza. «Durante gli incontri chi aveva voglia di capire ha fatto domande approfondite – ha aggiunto  – poi ci sono stati anche quelli che non sono favorevoli a prescindere».
«Cogorno nella sua storia e tradizione è un comune accoglienteda don nando a don Botto, c’è sempre stata attenzine verso le fragilità del momento e di qualunque tipo», ha concluso il sindaco ricordando che ora con don Maurizio Prandi  ci sono già 35 persone (numero in aumento) pronte a formarsi e afare da volontari durante gli Sprar.

Seguici sui nostri canali