il tentato omicidio di celesia

Aggressione San Colombano, fermato il presunto autore del duplice tentato omicidio

Si tratta dei Andrea Bandini, ex fidanzato della figlia della vittima che, dalle indagini, ha escogitato un vero e proprio piano con fuga nei boschi

Aggressione San Colombano, fermato il presunto autore del duplice tentato omicidio
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Sottoposto a fermo del pm, fatta salva la presunzione di innocenza, il presunto autore del duplice tentato omicidio della  coppia 60enne avvenuto a Celesia, nel comune di San Colombano Certenoli. Si tratta di Andrea Bandini, 25 anni.

I fatti

Alle 22 circa di domenica 9 giugno due coniugi di 65 e 62 anni, Angelo Imporzani e Karin Dupres, mentre si trovavano nella loro casa a Celesia (San Colombano Certenoli), sono stati aggrediti violentemente al volto e al cranio con una roncola. Nell'azione delittuosa è stato ucciso anche il loro cane di piccola taglia. Poi sono state sottratte le chiavi delle loro auto: la prima, una Volkswagen T-Roc che il malvivente non è riuscito ad asportare perché non riusciva ad inserire la retromarcia, a seconda una Fiat 500.

Proprio su questa auto è avvenuta la fuga del reo, scoperto da alcuni vicini di casa che si erano avvicinati all'abitazione della vittima poiché avevano sentito dei rumori strani seguiti da lamenti.

Durante il tragitto il fuggitivo, a poca distanza dal luogo del reato, ha perso il controllo del mezzo uscendo fuori strada e abbandonando così l'auto.

Quella che appariva come una rapina degenerata in un casa non ha però convinto i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Genova e della Compagnia di Chiavari.

L'immediata e complessa attività di indagine ha fatto emergere la figura dell'ex fidanzato della figlia della vittima che non aveva mai accettato la fine della relazione quinquennale soprattutto da quando la ragazza aveva iniziato una storia con un altro partner. I messaggi sul telefono della ragazza da parte dell'ex si sono fatti sempre più insistenti, tanto da arrivare a minacciare, più o meno velatamente, il suo cane e i suoi genitori.

Dallo scorso venerdì l'uomo ha lasciato la sua abitazione dove si trovava in affitto e ha deciso di non usare più il suo telefono al fine di rendersi irrintracciabile.

Presumibilmente sabato si è introdotto in una casa non abitata a pochi metri dall'abitazione dei genitori della sua ex fidanzata e domenica sera, intorno alle 22, ha deciso di portare a termine il suo disegno criminale: si è arrampicato lungo la parete esterna fino a raggiungere la terrazza della casa dove, proprio in quel momento, la mamma 65enne della sua ex stava per chiudere le imposte, l'ha aggredita violentemente con una roncola colpendola a viso e testa. La donna ha chiamato il marito in aiuto mentre l'uomo, entrato nella camera da letto, prima ha ucciso il cane che gli andava incontro e poi ha colpito con altrettanta veemenza il marito della donna in bagno. Poi, prelevate le chiavi delle auto, è scappato dalla casa.

Presa la 500, dopo poche curve è uscito di strada, è riuscito  a non ferirsi e a fuggire a piedi nel bosco. Le ricerche dei Carabinieri si sono estese in tutta la zona del Tigullio, soprattutto nelle zone più montuose. Fondamentale una segnalazione secondo cui il fuggitivo si era allontanato verso un rifugio tra i boschi a circa 2 ore a piedi da Santo Stefano d'Aveto. Il Comando Provinciale dei Carabinieri ha organizzato subito, nonostante fosse notte fonda, le ricerche nell'aria boschiva che è stata pattugliata a piedi con l'intervento dei militari del Reparto Operativo, della Compagnia di Chiavari, della Stazione di Santo Stefano d'Aveto e dei Carabinieri Forestali. I militari sono arrivati al Rifugio Astas e dopo aver circondato la struttura, sono entrati all'interno bloccando l'uomo dopo un tenue tentativo di resistenza.

Bloccato, è stato sottoposto ad interrogatorio in Procura al termine del quale, in considerazione del grave quadro indiziario derivante dalle indagini dei Carabinieri, il pm ha disposto il fermo per tentato omicidio aggravato. E' stato quindi associato nel carcere di Marassi.

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