Rapallo

Aiuto affitti: a rischio i nuovi poveri

In attesa del bando comunale, le linee guida approvate dalla giunta appaiono più restrittive che in passato

Aiuto affitti: a rischio i nuovi poveri
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Ammonta a 169.514,87 euro complessivi il plafond a disposizione del Comune di Rapallo per il sostegno alla cosiddetta “morosità incolpevole”.

Contributi

Risorse frutto di stanziamenti regionali e avanzi della gestione precedente, destinati ad aiutare quelle famiglie che - per un motivo grave indipendente dalla propria volontà - non sono più in grado di sostenere con regolarità il pagamento dei canoni di locazione. Una prima tranche era stata assegnata al Comune lo scorso 15 maggio nell’ambito dell’annuale contributo ligure, vincolato secondo i dettami della legge nazionale sulla morosità incolpevole. Eppure in un anno eccezionale, profondamente segnato dalle conseguenze della pandemia, si pone un nuovo problema: aiutare i “nuovi poveri”, quelle famiglie che fino all’anno scorso godevano di una discreta solidità economica ma che all’improvviso (per mancate riassunzioni, per malattia o per chiusura attività causa Covid) si sono ritrovate nell’impossibilità di onorare i canoni locativi. La pecca del sistema? L’accesso ai fondi è normalmente subordinato alla presentazione (tra gli altri documenti) dell’attestato ISEE. Peccato che questo sia calcolato sulla scorta dal reddito maturato dal nucleo familiare nel corso dell’anno precedente. E quindi? Semplice, una famiglia che abbia subito un crollo improvviso delle entrate nel solo anno in corso (come nel periodo del lockdown - ndr) risulterebbe necessariamente esclusa e, di conseguenza, a rischio sfratto. A colmare questa lacuna avrebbe dovuto intervenire, almeno nelle intenzioni (perché il provvedimento ancora non è giunto a pubblicazione sul Burl regionale -ndr) la seconda tranche di fondi erogati dalla Regione, apparentemente senza vincoli stringenti e destinati - come ha asserito l’assessore ligure Marco Scajola - «a far fronte alla difficoltà di molte famiglie che non riescono a pagare l’affitto per le difficoltà causate dalla pandemia». Insomma, almeno questo secondo contributo - che porterà circa 66mila euro a Rapallo - avrebbe dovuto poter rispondere alle esigenze dei “nuovi poveri”. Tutto dipenderà dalla formulazione dei bandi attuativi dei singoli Comuni. A Rapallo - nonostante la fetta più consistente di risorse fosse già stata assegnata al Comune nel maggio scorso - il bando vedrà probabilmente la luce entro fine settembre. Solo dopo la sua pubblicazione si potrà quindi presentare istanza di accesso ai fondi e non prima, come erroneamente riferitoci settimana scorsa dal vicesindaco Pier Giorgio Brigati. In attesa del documento, però, a far fede è la delibera di giunta approvata venerdì scorso che ne detta le linee guida: ebbene sì, ben più restrittive della normativa nazionale. Come per il limite di 16.700 euro del valore Isee del richiedente (contro i 35.000 nazionali e i 25.000 precedentemente richiesti dalla stessa Rapallo) o il restringimento delle categorie catastali degli immobili ammissibili (esclusi anche gli A/7). Insomma, anziché allargare le maglie per accogliere nuove imprevedibili richieste, le premesse indicherebbero una direzione contraria, nonostante i maggiori fondi disponibili rispetto al 2019.

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