Chiavari

"Al lavoro sempre, in modi diversi"

Luca Antonini, titolare della pasticceria Copello

"Al lavoro sempre, in modi diversi"
Pubblicato:

Con la riapertura totale dei bar ci si aspettava qualcosa di più nel centro storico.

Chiavari

La gente ha ancora paura per l’emergenza, come racconta Luca Antonini titolare della storica pasticceria Copello di via Martiri della Liberazione:

"Tre mesi fa con la prima fase di chiusura, siamo rimasti chiusi ma abbiamo lavorato per preparare il periodo pasquale – racconta –. Dalla festa del papà abbiamo iniziato a fare consegne a domicilio e verso fine marzo aprendo anche all’asporto nel fine settimana lavoricchiando per quello che si poteva fare. Una decisione, quella di aprire in stile “Drive in” che è servita perché siamo riusciti a coprire alcune spese; chiudere “tout court” era impensabile per noi avendo tra i 7 e i 10 dipendenti durante l’anno".

A quel punto i dipendenti si sono alternati a turno nel locale anche durante la settimana dal periodo pre pasquale:

"Certo non è stata la Pasqua degli altri anni ma si è lavorato. Pensavamo ad un disastro...".

Paradossalmente, si percepisce più paura e preoccupazione ora che in precedenza:

"Adesso c’è più paura rispetto alla fase cruciale. Il calo si sente di più ora, forse perché sono aumentate le nostre aspettative. Credo che la gente non sia più paurosa, ma sia più dubbiosa sul futuro. Per certi versi era più facile quando era tutto più difficile".

Inalterato il numero dei tavolini interni ed esterni al locale:

"Erano e sono 6 tavoli, perché non c’è ancora movimento".

Seguici sui nostri canali