Al via le azioni giudiziarie contro le banche che hanno venduto i diamanti

Come segnala Lega Consumatori Liguria, sono già state notificate le prime azioni di gruppo per ottenere dagli istituti di credito coinvolti il risarcimento dei danni subiti dagli investitori

Al via le azioni giudiziarie contro le banche che hanno venduto i diamanti
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Importante novità per i consumatori danneggiati dalle banche a seguito della nota vicenda dei diamanti. Come segnala Lega Consumatori Liguria, sono già state notificate le prime azioni di gruppo per ottenere dagli istituti di credito coinvolti il risarcimento dei danni subiti dagli investitori.

Le banche sapevano, ma hanno taciuto

“Dopo il fallimento di tutte le procedure di mediazione -  rileva l'Associazione - per la mancata presenza dei rappresentanti delle banche, non ci rimaneva altro strumento che quello giudiziale: sono anni che le banche sapevano dell’impossibilità di rivendere le pietre ma hanno lasciato che il danno dei piccoli risparmiatori si aggravasse, con l'ulteriore elemento costituito dal fallimento della società IDB e dalla conseguente procedura di insinuazione al passivo”.

“Da numerosi mesi - sottolineano i vertici di Lega Consumatori Liguria Avv. Cristina Cafferata e Dott. Alberto Martorelli - i nostri sportelli forniscono assistenza alle persone colpite dalla problematica dei diamanti al fine di tutelare i loro diritti “.

Confermate le gravi irregolarità

"Dal punto di vista legale, l'elemento fondamentale della vicenda è che il Tar del Lazio ha respinto tutti i ricorsi della società IDB e delle banche coinvolte confermando le gravi irregolarità, comprese le informazioni ingannevoli fornite ai piccoli risparmiatori al fine di indurli a sottoscrivere tali investimenti" ricordano Cafferata e Martorelli, vice presidente per la Regione Liguria dell'Associazione Lega Consumatori

Le banche coinvolte, spiegano i giudici, sapevano che le quotazioni pubblicate non derivavano dall’andamento del mercato ma erano scelte solo da IBD così come sapevano che era difficile ricollocare con profitto le pietre acquistate.

Agli ignari consumatori, che si sono fidati delle indicazioni fornite dalla propria filiale e che sono stati privati di informazioni utili per prendere decisioni pienamente consapevoli, veniva assicurato un rendimento certo e la solidità del leader mondiale IDB (ormai fallito e che già dal 2017 aveva sospeso ogni attività), nonostante le pietre avessero un valore minimo rispetto all’esborso sostenuto.

Ora la parola passa ai giudici

Come evidenzia Lega Consumatori Liguria, “ora la parola passa ai giudici, che dovranno esaminare documentazione e testimonianze per fare luce e giustizia sull’ennesimo scandalo finanziario italiano”.

Lega Consumatori ricorda quindi agli utenti liguri che per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai propri sportelli presenti su tutto il territorio (GENOVA, LA SPEZIA, IMPERIA, SAVONA E CHIAVARI).

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