Allerta alimentare, richiamati dal commercio lotti del Ciocodelice
A causa di un rischio chimico
Ancora un’allerta sul sito Salute.gov: richiamati dal commercio lotti del Ciocodelice Classica, Fondente e Nocciola di Caffè Molinari a causa di un rischio chimico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 17 marzo 2022, mentre sugli avviso di richiamo veri e propri la data effettiva dei controlli è quella del 3 febbraio 2022. In tutti i richiami, sia il marchio del prodotto che il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è Caffè Molinari SpA, mentre sia il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore, sia il nome del produttore è Granulati Italia SpA, con sede dello stabilimento in via B. Colleoni 10 a Boltiere in provincia di Bergamo. Nel dettaglio si tratta del Ciocodelice Classica ast 36 bst, numero di lotto L20009199=11122023 con data di scadenza o termine minimo di conservazione dell’11 dicembre 2023; L20008459 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 27 ottobre 2023; L21001947 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 16 marzo 2024; L21000529 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 3 febbraio 2024; L21002808 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 6 aprile 2024; L20007487 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 15 settembre 2023; L21000076 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 21 gennaio 2024. L’unità di vendita è rappresentata dall’astuccio da 36 bustine da 25 grammi cadauna; Ciocodelice Fonente ast 36 bst: L20009371 con data di scadenza o termine minimo di conservazione dell’11 gennaio 2024; L20008174 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 13 ottobre 2023. L’unità di vendita è rappresentata dall’astuccio da 36 bustine da 28 grammi cadauna; Ciocodelice Nocciola ast 36 bst: L20009372 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 12 gennaio 2024; L20008171 con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 14 ottobre 2023. L’unità di vendita è rappresentata dall’astuccio da 36 bustine da 28 grammi cadauna. Il motivo del richiamo è un rischio chimico, cioè la possibile presenza accidentale di tracce di ossido di etilene. A titolo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda comunque i clienti a non consumare il prodotto eventualmente acquistato.