Amianto e rifiuti pericolosi, sequestrato del materiale: altri guai per l'itticoltura lavagnese
Dopo la tragica morte sul lavoro di Vincenzo Anselmi e gli enormi danni subiti durante la mareggiata del 2018, altre ombre sugli allevamenti ittici della ditta Aqua

Blitz della Guardia Costiera accompagnata dagli ispettori sanitari dell'ASL ieri mattina a Lavagna, nel porto, all'interno dell'area tecnica della ditta di allevamento ittico Aqua srl.
Proprio sulle pagine del quotidiano genovese si difende l'amministratore Roberto Cò, che spiega come alcuni rifiuti fossero dovuti restare alcuni giorni stoccati in magazzino in attesa che si liberasse la discarica, e garantisce che non vi sia contatto e commistione all'interno degli impianti dell'azienda fra aree dedicate a stoccaggio e smaltimento dei rifiuti stessi e quelle dedicate all'allevamento e trattamento del prodotto alimentare, ma le indagini e verifiche proseguono in queste ore.
Ennesima brutta giornata, ad ogni modo, per l'itticoltura lavagnese e la ditta Aqua, già pesantemente colpita dalla mareggiata del 2018, senza dimenticare la tragica morte sul lavoro nel dicembre 2017 di Vincenzo Anselmi, capitano di una chiatta di Aqua che perse la vita stritolato da una cima durante le operazioni di manutenzione delle vasche proprio in seguito ad una mareggiata, altra vicenda in seguito alla quale si erano sollevate molte ombre sulle condizioni di sicurezza sul lavoro nell'azienda.