Il presidente nella bufera

«Anziani non indispensabili», il Movimento 5 Stelle sul piede di guerra contro Toti

Tosi dalla Regione, e Botto dal Senato, chiedono conto al governatore ligure (che, nel frattempo, ha già replicato) riguardo il suo incredibile tweet

«Anziani non indispensabili», il Movimento 5 Stelle sul piede di guerra contro Toti
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Come prevedibile, non tardano ad arrivare le reazioni anche politiche allo sfortunatissimo tweet del presidente ligure Giovanni Toti, che sul social network oggi a mezzogiorno aveva pubblicato una frase allucinante sui 25 morti di Covid indicizzati ieri in Liguria: «Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate». Un tweet che in realtà faceva una sintesi decontestualizzata - ed obiettivamente almeno in parte errata - di un suo post su Facebook più lungo, dettagliato e, nel contesto, assai meno brutale ed insensato (anche se, ovviamente, comunque più che discutibile a seconda delle diverse opinioni e sensibilità politiche), ma cionondimeno diffuso dai suoi canali ed ascritto al suo nome.

Ora è il turno del M5S, che con alcuni comunicati, sia dal gruppo regionale che dal Senato, chiede immediate scuse

Tosi: «Toti chieda scusa agli anziani ed alle loro famiglie: le sue parole ciniche ed irricevibili»

«Il presidente Toti chiarisca esattamente cosa intende, nel suo post odierno, con: “persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”. Gravissime poi le sue parole in merito al peso minore alle vittime di ieri: “per quanto (!) ci addolori ogni singola vittima di Covid-19, dobbiamo tenere conto di questo dato (..): 22 erano pazienti molto anziani”. Toti chieda umilmente perdono: ha offeso il concetto stesso della nostra società e noi tutti che facciamo tesoro dei nostri anziani: la saggezza, l'esperienza, l'amore che hanno per le giovani generazioni sono inestimabili. Rifiutiamo l'immagine di un Governatore che dovrebbe avere a cuore tutti i cittadini e invece, evidentemente vittima dei deliri di onnipotenza, ha dato voce a un concetto così deplorevole», dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi commentando il post di Toti.

«Ad ogni buon conto, rammentiamo al presidente di Regione il peso sempre più crescente della silver economy: i nostri nonni non solo sono i cardini affettivi della nostra società, ma lo sono anche per il nostro benessere economico», continua Tosi. Che poi conclude: «Comunque, al netto di considerazioni meramente pratiche, lascia interdetti che chi dovrebbe guidare la Regione sia stato capace di parole così prive di sensibilità e solidarietà. Parole ciniche che condanniamo e dalle quali prendiamo le distanze! I nostri anziani mancati per Covid e tutti i loro famigliari meritano rispetto».

Botto: «Per Toti anziani cittadini di serie B. Se ha avuto un blackout comunicativo, chiarisca il suo pensiero. Post deplorevole»

«Siamo esterrefatti dalle parole ciniche del Governatore di Regione Liguria: vogliamo rammentargli che quelle “persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese” sono i nostri nonni e genitori. Sono i pilastri della nostra società. Le sue sono parole indegne di chiunque abbia un minimo di sale in zucca, figuriamoci di un presidente di Regione», dichiara la senatrice M5S Elena Botto.

«Ancora più grave il suo pensiero in merito al peso minore alle vittime di ieri: sostanzialmente, Toti dice che è dispiaciuto per i morti anziani ma d'altro canto… erano anziani. Toti chieda subito scusa ai cittadini. E consideri la gravità delle sue affermazioni. Davvero costui crede di avere lo spessore necessario per guidare la regione più anziana d'Italia? Davvero costui si ritiene all’altezza dell’assessorato alla Sanità?», continua Botto.

Che poi conclude: «Confortano quantomeno i commenti di ferma condanna al post: i cittadini sono giustamente indignati. Ci permettiamo di ricordare al presidente che le persone, e non solo quelle nella terza età, non sono prodotti o oggetti destinati a uso e consumo. Sono esseri umani!».

Come già e sin da subito riportato nel nostro primo pezzo dedicato a questa storia, segnaliamo doverosamente, è compresa anche proprio una rettifica e spiegazione di Toti.

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