Aperto il bando per il tennis di Zoagli

Macciò: «Qual è il vantaggio per il Comune?»

Aperto il bando per il tennis di Zoagli
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«Quale vantaggio trae il Comune da un simile bando?» Questa la domanda che si pone il consigliere Cesare Macciò, riguardo lo strano bando di affidamento del campo da tennis. Cittadini e turisti hanno ammirato per tutta l'estate lo splendido campo, da poco rinnovato, che nessuno ha potuto utilizzare.

Aperto il bando per il tennis di Zoagli

Sull’esito del bando, scaduto a luglio, ancora nessuna novità, ma si dice che difficilmente qualcuno potrebbe essere disposto a firmare un simile contratto. Nell'interpellanza il consigliere vuol sapere come mai sia stato fatto così in ritardo, visto che la riqualificazione del campo era in progetto da anni. «Abbiamo dato un ulteriore disservizio a turisti e residenti. - tuona Macciò - Desideriamo sapere anche perché siano stati messi dei termini di durata del contratto brevi (un anno) e una fideiussione molto elevata.  Pensiamo che queste condizioni abbiano scoraggiato possibili partecipanti, con probabile danno alle casse comunali. Chiedo agli uffici delle risposte precise, in particolare sulla durata del bando stesso e sulla fideiussione». Solitamente questi impianti hanno contratto 6 anni più 6, o anche di più: «Così che il gestore possa prevedere un piano – aggiunge lo zoagliese – un progetto imprenditoriale. Voglio proprio sapere e per iscritto, qual è il vantaggio per questo Comune, aspetto le motivazioni degli uffici». E ancora: «Si tratta di un campo scoperto – spiega il consigliere - pertanto anche l'utilizzo è relativo, in confronto al grande sfruttamento che possono vantare le strutture di Chiavari o Lavagna. Le cifre oscillano tra i 12 e  i 17 mila euro, ma per veri e propri impianti, con più di un campo e uno almeno, al coperto. Addirittura quello di Chiavari ha anche il bar in gestione: realtà completamente differente da quelle del piccolo borgo. Però qui si chiedono 6mila euro: una cifra esagerata e fuori dalla media. A questo si aggiunge la richiesta di fideiussione di 150.000 euro: tutte clausole che hanno letteralmente scoraggiato ogni pretendente: ipotizzo addirittura un danno erariale per questo Comune che ha escluso, di fatto, buona parte delle possibili offerte con questa esagerata fideiussione». La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla proroga del contratto di 6 mesi.

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