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Area fluviale dell'Entella: ecco cosa riporta Italia Nostra sez. Tigullio

"Si tratta di un'area preziosa inserita in un contesto fortemente urbanizzato e meritevole di particolare tutela"

Area fluviale dell'Entella: ecco cosa riporta Italia Nostra sez. Tigullio
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ITALIA NOSTRA sez. TIGULLIO ha formalmente richiesto alla competente Soprintendenza, con istanza dello scorso novembre, l’avvio, ai sensi dell’art. 138 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Dlgs. 42/2004), del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico, ex art. 136, c. 1, lett. c) e d) D.Lgs. 42/2004, dell’area fluviale dell’Entella.

Il sollecito

Scrive Italia Nostra:

"Poiché inizialmente tale istanza non sembrava aver prodotto alcun effetto, nel giugno di quest’anno, Italia Nostra Sezione Tigullio sollecitava nuovamente l’avvio del suddetto procedimento chiedendo inoltre che il Ministero della Cultura e la Soprintendenza intervenissero cautelativamente, a tutela dei valori che rischiano di essere per sempre compromessi, attraverso l'intervento autorizzativo di sospensione dei lavori ai sensi dell’art 150 Dlgs. 42/2004, ritenendo tale sospensione doverosa in considerazione anche del fatto che l'intervento progettato rientra in parte nei limiti di 150 mt. dalla sponda dell'Entella, sicché interessa una parte dell'area sottoposta a vincolo ex lege, ai sensi dell'art. 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, anche a prescindere dall'avvio e dalla conclusione del procedimento di cui all'art. 138 del medesimo Codice".

Diffida alla Città Metropolitana

Italia Nostra Tigullio ha inoltre formalmente diffidato la Città Metropolitana dal dare avvio ai lavori prima di ogni definitivo pronunciamento della Soprintendenza circa il vincolo in questione, anche in considerazione del fatto che l’eventuale interruzione di lavori già avviati che dovesse rendersi necessaria rischierebbe di lasciare il territorio, oltre che con una grave ferita paesaggistica, privo di un’antica opera (il cd. “Seggiun”) che ha comunque protetto Lavagna per oltre 200 anni.

"La Città Metropolitana appare fino ad oggi sorda a tale monito - scrive Italis Nostra - . Abbiamo tuttavia notizia che la Soprintendenza ha finalmente dato avvio al procedimento di dichiarazione di notevole interesse storico/paesistico.
Forse oggi neppure si parlerebbe dell’argine dell’Entella e delle problematiche connesse all’esecuzione dei previsti lavori se solo non si fosse determinata - per scelte illogiche del passato - un’assurda situazione per la quale il vincolo paesaggistico segue il corso del Torrente Lavagna per poi interrompersi inspiegabilmente senza coprire il corso dell’Entella".

Il valore del corso Entella

"Tale vuoto di tutela - concludono - non appare, oggi, giustificabile considerato il grandissimo valore paesaggistico e storico, nonché il valore estetico e di difesa degli aspetti identificativi del territorio e delle tradizioni locali, che il corso dell’Entella rappresenta.
Si tratta di area preziosa e, tuttavia, inserita in un contesto fortemente urbanizzato e perciò connotata da particolare fragilità e meritevole di particolare tutela, che rappresenta una vera e propria oasi non solo paesistica ma anche ambientale, la cui salvaguardia è esigenza primaria.

La perdita di quest’area o la sua compromissione attraverso interventi che, in assenza del vincolo richiesto, non tenessero adeguatamente conto della sua centralità nella strutturazione del paesaggio locale e della sua rilevanza storico-culturale, comporterebbero un danno inaccettabile ed irreparabile per il territorio.

A questo punto non resta che augurarci che prevalga infine il buon senso, confidando nell’operato della Soprintendenza e nel fatto che le reali esigenze del nostro incantevole ma fragile territorio siano finalmente poste in primo piano".

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